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Nuova truffa sulle Bollette della Luce, basta un ‘clic’ e ti rubano tutto: ecco come funziona e come tutelarsi

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Ogni giorno purtroppo c’è da stare attenti a qualche frode. Oggi segnaliamo una nuova truffa sulle Bollette della Luce.

Chi scrive questo articolo è stata oggetto di almeno 3 tentativi di truffa solamente nell’ultimo mese. C’è una crescita preoccupante del fenomeno e riguarda tutti noi.

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I malviventi sono sempre esistiti. Ma in questo periodo hanno aumentato, per così dire, la loro attività (criminale). La loro “forza” è cresciuta a causa dell‘incertezza che grava sulle persone. Della paura, del bisogno di risparmiare, perché i costi ella vita sono diventati insostenibili.

Ma possiamo e dobbiamo contrastare tutto questo. E l’unico modo che abbiamo è la conoscenza. Di come funzionano le truffe, di quali sono i particolari che ci devono far insospettire subito. E farci fermare in tempo.

Perché a volte bastano un “sì” o un “clic” e siamo “fregati”. Ci ritroviamo come minimo un nuovo contratto e fatture da pagare. Quando va peggio, il conto corrente svuotato in un baleno.

Cerchiamo allora di capire come funziona questa nuova truffa, ma anche le altre che circolano insistentemente.

Nuova truffa sulle Bollette della Luce, basta un ‘clic’ e ti rubano tutto: ecco come funziona e come tutelarsi

I criminali hanno individuato nei rincari alle bollette un’occasione ghiottissima per rubarci tutti i soldi. La loro tecnica è purtroppo efficace perché fa leva sulle ansie delle persone. Che magari non guadagnano più abbastanza, non arrivano a fine mese e non riescono a pagare le fatture della Luce o del Gas.

In questi giorni, stanno arrivando SMS a tantissime persone. Il mittente sembra Enel Energia. Nel testo del messaggio si avvisa il “gentile utente” che c’è un insoluto, un debito da pagare, o una bolletta scaduta. Purtroppo capita spesso, e può capitare a chiunque di noi. L’utente viene invitato a cliccare su un link per accedere a “maggiori informazioni” se non proprio alla possibilità di “pagare online”.

Naturalmente non esiste nessun debito, ma ci potrebbe venire il dubbio di esserci dimenticati di pagare qualcosa. Fondamentale è NON CLICCARE su quel link. Si tratta di collegamento che porta o a una pagina falsa del fornitore di energia oppure “apre la porta” a malware. Che a quel punto fanno altri danni, perché magari rubano le informazioni presenti nel nostro cellulare, come ad esempio le credenziali dell’App della banca.

Ricordiamo che se c’è qualche pagamento che manca, Enel o chi altri inviano lettere cartacee ai loro clienti. Con i “classici” solleciti di pagamento e bollettini allegati. Inoltre, nessun fornitore di Luce o Gas chiama i suoi clienti per comunicargli qualsiasi cosa. Agiscono, appunto, tramite lettera.

Le telefonate da evitare assolutamente

Un’altra modalità che usano molto spesso i criminali è quella di telefonare agli “utenti”. Cercano in tutti i modi di estrapolare dati e informazioni. Per rubare ovviamente soldi, o per attivare abbonamenti a qualche servizio che non vogliamo.

La tecnica che usano è “semplice”. Fanno finta di essere del Servizio Clienti. Ma il primo pericolo che arriva è da come rispondiamo al telefono. La (falsa) operatrice chiede “Salve sono di XXX fornitore, lei è la signora/signor XXX?” e a noi viene da rispondere ovviamente “sì”. Ecco, qui possono cominciare i guai perché questa nostra affermazione potrà essere registrata e usata per ottenere un consenso ad un contratto che noi naturalmente non vogliamo stipulare.

La Legge tutela i cittadini in questo senso, certo. Un contratto telefonico si può fare ma poi ci vuole anche la firma scritta. Se si subisce una truffa sicuramente ne usciamo fuori, ma si rischia di entrare in meandri devastanti. Lettere dell’avvocato, raccomandate, e giorni colmi di ansia. Meglio evitare.

Il consiglio è quello di rispondere alla “gentile truffatrice” non un “sì”, ma chi la desidera?“, così non ci saranno problemi. A quel punto la falsa operatrice annuncerà che ci sono problemi con la bolletta, o al contrario che è in atto una promozione per spendere meno. Niente risposte affermative neanche alla domanda “è interessato?” oppure “la linea è disturbata, è ancora lì?“.

Ribadiamo il concetto che qualsiasi cambiamento contrattuale viene comunicato dai fornitori tramite lettera. Così come qualsiasi comunicazione su qualsiasi aspetto del rapporto in essere: fatture, sconti, pagamenti eccetera. Le aziende, ultimamente, dialogano coi clienti tramite l’account, il profilo personale via web, se l’utente lo ha creato nel sito ufficiale del fornitore.

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