Nuovi aumenti dei prezzi di luce e gas. Le batoste per i contribuenti continuano ad arrivare noncuranti delle conseguenze per la popolazione.
La risalita del costo dell’energia elettrica e del gas significherà bollette ancora più care che graveranno sui cittadini.
Nomisma energia spaventa i contribuenti ipotizzando un aumento del prezzo della luce del 17% e del gas del 27% a partire dal mese di luglio. La stima è di un ulteriore rincaro della spesa per la popolazione di circa 657 euro all’anno. La situazione sta degenerando portando all’esasperazione le famiglie e le imprese. Come sopravvivere alle continue risalite dei prezzi – si pensi al carburante nuovamente sopra i due euro – se non c’è un adeguamento della retribuzione al costo della vita? L’inflazione miete vittime ma sembra che poco interessi alla classe dirigente che sarà chiamata ad intervenire su questo nuovo aumento dei prezzi di energia elettrica e gas. Le percentuali previste con i rincari del mese entrante non sono basse e avrebbero conseguenze pesanti in bolletta.
Causa principale degli aumenti in bolletta da luglio è la notizia della diminuzione della fornitura del gas russo data lo scorso 16 giugno. Il taglio del gas ha provocato un’impennata dei prezzi di gas e luce con una vera esplosione sui mercati internazionale che porterà alla conseguenza tanto temuta. Dal prossimo mese le bollette saranno ancora più onerose. Il trend di crescita è più che un’ipotesi, è una reale possibilità a meno che la Russia non faccia un passo indietro nei confronti di Italia e Germania (questa sì che potrebbe rivelarsi un’utopia).
Il presidente della Nomisma energia Davide Tabarelli ha segnalato, poi, che la risalita sarà importante. La stima è di un aumento del 17% della luce fino a quota 48,5 centesimi a chilowattora che si traduce in 194,4 euro in più all’anno per una famiglia con consumi medi di 2.700 kWh. Cifre più elevate ancora per il gas con un aumento preventivato del 27% raggiungendo quota 1,57 euro per metro cubo che si traduce in 462 euro in più all’anno per una famiglia dai consumi medi di 1.400 metri cubi annui.
Se le ipotesi Nomisma venissero confermate la famiglie dovrebbero affrontare un aumento della spesa di 657 euro all’anno solamente per le bollette di luce e gas. Aggiungendo tutti gli altri rincari legati alla guerra in Ucraina, alla pandemia e alle speculazioni varie – purtroppo c’è sempre chi tenta di guadagnare sulla pelle di onesti cittadini – si raggiungerebbero cifre inavvicinabili per tanti cittadini.
Chi può fermare questa discesa inarrestabile verso il baratro? Arera e il Governo devono impegnarsi attivamente per tutelare i soldi dei contribuenti già gravati da una crisi generale. Servono interventi che blocchino la risalita dei prezzi di luce e gas nonché gli altri rincari. Nomisma ribadisce la necessità di tornare a prezzi amministrati dall’energia per fermare la batosta. I 30 miliardi di euro impiegati dal Governo contro il caro bollette non stanno ottenendo il risultato sperato e cosa si fa comunemente se una strada non porta da nessuna parte? Se ne intraprende un’altra più efficace e, si spera, risolutiva.
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