La ricarica del Reddito di Cittadinanza non verrà erogata per due mesi. Scopriamo chi dovrà temere l’interruzione del sussidio.
Brutte notizie per alcuni percettori di RdC. È prevista l’interruzione dell’erogazione della ricarica per 60 giorni.
Le dimenticanze spesso possono costare care. È il caso del Reddito di Cittadinanza e del mancato invio della richiesta di rinnovo una volta trascorsi 18 mesi dalla prima erogazione. La normativa, infatti, stabilisce la decadenza automatica della misura qualora non si dovesse procedere con la tempestiva ripresentazione dell’istanza. A questa si aggiungono due mesi di stop alla ricarica del sussidio. Perdere la fonte di reddito in un periodo di rincari e pagamenti onerosi non è sicuramente auspicabile. Ecco perché è importante conoscere le direttive della misura e preparare per tempo la domanda di nuovo accesso per non far svanire i propri soldi.
La normativa impone ai percettori di RdC di ripresentare domanda del sussidio passati 18 mesi dalla prima erogazione. L’inoltro deve avvenire nel mese successivo a quello dell’ultima ricarica sulla PostePay. In caso contrario si attiverà lo stop della misura per un minimo di due mesi. Risulta fondamentale, dunque, sapere quando scadranno i 18 mesi e quale sarà il mese da utilizzare per evitare la decadenza del sussidio.
Se il 18esimo mese, ad esempio, è stato maggio 2022, al cittadino rimangono solo due giorni di tempo per inviare nuovamente la domanda di accesso alla misura o perderà le ricariche di giugno e luglio. Questa condizione è stata imposta per permettere all’INPS di verificare la sussistenza dei requisiti a distanza di un anno e mezzo dalla precedente richiesta. Ricordiamo che obiettivo dell’RdC è aiutare economicamente i cittadini con reddito molto basso o senza lavoro mentre si attivano per trovare un’occupazione.
La procedura di inoltro della nuova domanda è semplice e pratica. Avviene telematicamente tramite il portale redditodicittadinanza.gov.it. Il richiedente potrà accedere tramite credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi) all’area dedicata e iniziare la procedura di richiesta.
I requisiti di accesso sono sempre gli stessi di 18 mesi fa. Parliamo di un reddito familiare annuo inferiore a 6 mila euro oppure 9.360 nel caso in cui il nucleo dovesse vivere in una casa in affitto, del patrimonio immobiliare inferiore a 30 mila euro e un patrimonio finanziario inferiore a 6 mila euro. Per compilare la domanda sarà necessario avere l’ISEE in corso di validità e aggiornato. Ricordiamo l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è valido per l’anno civile in corso ossia dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
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