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Pensioni

TFS e TFR a rate con tempi lunghissimi: il TAR dice di ‘no’ e ribalta la buonuscita dei pensionati

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Il TFS e il TFR sono erogati a rate in tempi diversi e a volte molto lunghi. Una sentenza dichiara illegittima questa modalità di erogazione.

Il trattamento di fine servizio e di fine rapporto (TFS o TFR) spetta ai lavoratori dipendenti al termine del rapporto di lavoro.

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Può essere considerato un’indennità di buonuscita anticipata. Per rendere più semplice la richiesta dell’anticipo è stata istituita una piattaforma online su cui inoltrare la domanda.

TFS e TFR: per il TAR è illegittima la rateizzazione della buonuscita

Il TAR del Lazio sostiene illegittima e anticostituzionale il pagamento rateizzato del TFS e TFR. Per questo motivo, con la sentenza n.6223 del 17 maggio 2022, chiede alla Corte costituzionale di modificare la legge che istituisce il pagamento rateale della buonuscita.

Questo perché i giorni che i dipendenti pubblici devono aspettare per avere indietro i propri soldi sono troppo lunghi: 24 mesi. Quindi, tutto da rifare per i dipendenti: le novità che modificano la liquidazione.

Infatti, con la legge n.147 del 2013, entrata in vigore il 1° gennaio 2014, i dipendenti pubblici possono ricevere il TFS/TFR in una unica soluzione oppure in modalità rateizzata. In questo caso, entro un certo importo la cui soglia è 50mila euro. Nel caso si superasse questo limite, l’INPS erogherà il resto della liquidazione in due o più rate annuali.

Ecco un esempio. IL TFS di un lavoratore è di 130mila euro. Riceverà una prima rata di 50mila euro. Dopo 12 mesi, una seconda rata di pari importo. Infine, l’ultima rate, ma di 30mila euro, a distanza di altri 12 mesi.

Ed è proprio sui tempi troppo lunghi che si è soffermata la sentenza del TAR. Sostenendo, tra l’altro, che la rateizzazione è illegittima. Ma non solo. Infatti, va contro a quanto stabilito dall’articolo 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Insomma, secondo la sentenza del TAR la Corte costituzionale dovrebbe prendere una decisione per abbreviare i tempi di attesa del TFS e del TFR. Quindi, esprimendosi in modo definitivo sulla questione rateizzazione della buonuscita.

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