Come auspicato da Assistal, il Superbonus deve esser rilanciato con interventi correttivi. Le ultime mosse del Governo.
Le richieste di Assistal al Governo sono mirate a porre fine alla paralisi del settore edilizia e a rilanciare un’agevolazione al momento in stallo. Le ultime iniziative del Governo paiono andare nella giusta direzione. I dettagli.
In questi mesi il Superbonus 110% è finito ripetutamente al centro dell’attenzione, ed anzi ha mutato la sua fisionomia a seguito di vari interventi normativi. Varato con il decreto Rilancio e modificato dal decreto Semplificazioni, il Superbonus 110% è stato modificato ancora dall’ultima Manovra, un provvedimento che ha introdotto una proroga differenziata per i condomini e le ville unifamiliari.
Ebbene, lo scenario attuale non è dei più rosei: se da un lato, alla luce di quanto emerso da una riunione tra esecutivo e maggioranza, le risorse economiche a copertura dell’agevolazione sono terminate e non c’è intenzione di un’ulteriore proroga per il Superbonus, dall’altro le persistenti comunicazioni di stop all’acquisto dei crediti da parte delle banche hanno finito per paralizzare il comparto dell’edilizia. Con ciò, assistiamo al venir meno degli effetti positivi del meccanismo e dell’insieme dei bonus edilizi. Il rischio di gravi contraccolpi economici per le imprese è dunque piuttosto evidente.
Per questo motivo si spiegano le recenti richieste di Assistal, la quale spinge sul Governo per porre fine al blocco del settore. Vediamo più da vicino.
Come riportato nel suo sito web, Assistal è associazione imprenditoriale di categoria, sorta nel 1946 e aderente a Confindustria. Essa rappresenta le aziende specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di servizi di efficienza energetica e facility management.
All’interno dell’associazione c’è piena consapevolezza dell’attuale crisi del Superbonus 110%, una paralisi che sta bloccando le imprese e che sta impedendo di conseguire i benefici legati al meccanismo.
Ecco perché l’associazione si è recentemente rivolta al Governo per chiedere:
Assistal ha in particolare espresso con chiarezza la sua posizione in merito al futuro di questo tipo di agevolazione, la quale secondo l’associazione non deve essere in alcun modo danneggiata dalle misure di contrasto agli illeciti – come in una sorta di effetto boomerang.
In questi mesi, infatti, sono stati molti i casi di cronaca che hanno mostrato un utilizzo del Superbonus 110% al di fuori delle regole della legge. L’associazione sostiene però che il contrasto ai reati non deve trasformarsi in un blocco totale per tutto il comparto.
Insomma, lo scenario in tema di Superbonus ci indica che le cose non stanno procedendo per il meglio e Assistal teme conseguenze gravi a tutti i livelli:
Ecco perché l’associazione, in un comunicato, sottolinea con forza che per tutti gli effetti potenzialmente positivi legati ai bonus dell’edilizia, è urgente intervenire con lo sblocco delle cessioni dei crediti, generati dai bonus fiscali. Altrimenti il destino è la chiusura per molte imprese.
L’associazione rimarca inoltre che occorre intervenire anche in un’altra direzione. Lo ribadiamo, per la sopravvivenza del Superbonus 110% secondo Assistal non vi sono alternative ed anzi è obbligatoria:
Alla luce di ciò, pare che le richieste di Assistal abbiano sortito qualche effetto. Infatti è notizia delle ultime ore quella per cui l’Esecutivo ha sbloccato la cessione dei crediti d’imposta, correlati al Superbonus e agli altri bonus edilizi.
E’ infatti giunta in Commissione alla Camera una proposta ad hoc del Ministero dell’Economia. Essa è mirata a liberare migliaia di crediti bloccati che, come sottolineato da Assistal, mettono a rischio la sopravvivenza di piccole e medie aziende edili.
La novità sostanziale è che dal primo luglio gli istituti di credito potranno cedere i crediti d’imposta del Superbonus a tutti i soggetti loro clienti, tranne i consumatori: vale a dire a società, professionisti e partite Iva. Per questa via la platea delle cessioni è destinata ad estendersi, e ciò senza altri costi per lo Stato o proroghe. Staremo dunque a vedere se ciò basterà a risollevare il Superbonus 110%.
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