Scopriamo quando è possibile chiedere ed ottenere il rimborso TARI in seguito ad un disservizio per recuperare i propri soldi.
Ottenere un rimborso sulla tassa dei rifiuti è possibile in determinati casi. Vediamo quali sono.
La TARI, tassa sui rifiuti, deve essere pagata da tutti i proprietari di un locale o area in cui avviene la produzione di rifiuti. L’imposta si paga per sostenere i costi connessi al servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti ed è direttamente il contribuente a versarla annualmente, in un’unica soluzione oppure a rate.
Il costo è oneroso e capita spesso che il cittadino debba far fronte al pagamento seppur abbia assistito a numerosi disservizi. Il sistema di raccolta dei rifiuti, infatti, non eccelle in Italia e soprattutto nel periodo estivo le problematiche diventano rilevanti. Nelle grandi città in estate si raggiungono livelli di disservizio pari a quelli dell’emergenza sanitaria tanto da aver inserito nelle normativa una direttiva ben precisa.
La Legge 147/2013 stabilisce che qualora il servizio dovesse essere interrotto provocando danni oppure un pericolo per le persone e l’ambiente, il contribuente avrebbe diritto a corrispondere solamente il 20% dell’importo TARI avvalendosi della certificazione ASL che attesta il pericolo per la salute pubblica.
La normativa sottolinea come il cittadino possa avvalersi di uno sconto dell’80% sulla tassa dei rifiuti qualora il servizio del Comune risulti scadente e poco efficiente. In più, la Legge prevede una riduzione della TARI fino al 40% nel momento in cui il punto di raccolta dei rifiuti sia lontano da casa. La percentuale esatta verrà stabilita in base alla distanza dell’abitazione dal più vicino punto di raccolta della zona servita.
Dato che la TARI è un’imposta di pertinenza del Comune e eventuali disservizi sono responsabilità dell’amministrazione comunale stessa, il contribuente insoddisfatto potrà presentare richiesta di rimborso al Comune di appartenenza. Vediamo quali sono le procedure possibili.
Per poter ottenere un rimborso, uno sconto o riduzione sull’importo della tassa dei rifiuti, il contribuente può scegliere tra due alternative. La prima è collegarsi al portale del Comune di appartenenza e compilare il modello predisposto telematicamente. La seconda strada prevede di recarsi personalmente presso uno sportello degli Uffici Comunali.
Per non commettere errori che potrebbero costare caro è consigliabile pagare quanto dovuto e poi chiedere indietro la somma spettante. Ricordiamo, infatti, che ritardi nel pagamento prevedono l’aggiunta sull’importo di sanzioni e interessi.
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