La Codacons ha pubblicato un vademecum sul comportamento da tenere in caso di tampone positivo al Covid-19 e rinuncia alle vacanze.
Nello specifico si tratta di comportamenti riguardo all’impossibilità di usufruire del trasporto, soggiorno, pacchetti vacanze o altri servizi già acquistati.
Non sapremo mai la verità sui numeri dei contagi di questi ultimi mesi. Da un lato, le notizie non sono positive e si parla di contagi molto alti, riaperture dei reparti di rianimazione o di probabili chiusure. Dall’altro, invece, molte persone fanno finta che tutto vada bene e che si sia tornati alla normalità: “come prima del Covid”.
Per molti però un certo timore c’è. Magari nascosto in profondità, ma sempre presente. Non credo che andrà via facilmente.
Ultimamente si sente parlare molto di quinta ondata e di aumento dei contagi. Ma l’estate è iniziata è molti hanno programmato le proprie vacanze. E mai come in questi ultimi anni essere coperti da un’assicurazione sul viaggio è una scelta ben riuscita.
Non solo perché curarsi all’estero è molto costoso, ma anche per non perdere i soldi se all’improvviso non si potesse più partire. Ad esempio, perché il tampone fatto prima della partenza è risultato positivo.
Cosa fare in questi casi? Si ha diritto a un rimborso?
La risposta è affermativa. Infatti, come spiega Codacons è il Codice civile che regola la questione. In effetti, in caso di improvvisa impossibilità di usufruire, ad esempio di un pacchetto vacanza già pagato, il fornitore deve rimborsare i soldi. Questo vale anche in caso di tampone positivo al Covid.
Nel vademecum che ha preparato, Codacons suggerisce di chiamare subito, l’agenzia di viaggi, la struttura ricettiva o il tour operator con cui si sono sottoscritti i servizi per avvisare dell’impossibilità a sfruttare le vacanze.
Occorre, poi, compilare un modulo di segnalazione della malattia, allegare l’esito del tampone, il certificato medico e infine avviare la pratica per il rimborso.
In caso avessimo prenotato anche un volo, per comunicare l’impossibilità a partire, bisognerà seguire le informazioni riportate sul sito della compagnia aerea con cui abbiamo prenotato il biglietto. Anche in questo caso il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto.
Qualora fosse la compagnia aerea a cancellare il volo per positività dell’equipaggio, si avrà diritto a un indennizzo che varia tra i 250 e i 600 euro.
Nonostante sia un diritto degli acquirenti, molti operatori però rifiutano i rimborsi a causa del Covid. IN compenso propongono dei voucher o dei buoni da utilizzare per le prossime vacanze.
Questo però per Codacons «è una pratica scorretta che non deve far cader in errore i consumatori, i quali possono pretendere la restituzione integrale di quanto pagato».
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