Il cliente che viene sorpreso all’uscita di un negozio senza aver ritirato lo scontrino rischia una sanzione?
Capita abbastanza frequentemente che, per dimenticanza o per fretta, dopo aver acquistato un prodotto e pagato l’importo dovuto, ci si dimentica dello scontrino che magari è stato emesso, ma viene dimenticato nel negozio.
Fino al 2003, in caso di mancata emissione dello scontrino fiscale, la responsabilità ricadeva sia sul commerciante sia sul cliente, il quale rischiava di ricevere una multa per non aver richiesto lo scontrino. Dal 2003 le cose sono cambiate.
Conservare lo scontrino non è obbligatorio. Non sussiste l’obbligo di conservazione dello scontrino nemmeno ai fini dell’esercizio della garanzia in caso di merce difettosa.
Infatti lo scontrino o la fattura sono documenti fiscali, che adempiono cioè agli obblighi tributari e che nulla hanno a che vedere con i rapporti tra consumatore e venditore.
Quest’ultimo non può rifiutarsi di sostituire un prodotto non funzionante acquistato presso il suo negozio solo perché l’acquirente ha smarrito lo scontrino. Infatti, la prova dell’acquisto, oltre che dallo scontrino, può essere fornita attraverso l’estratto conto della carta con cui si è pagato, o anche con un timbro del venditore su una ricevuta.
Se il venditore non emette lo scontrino o lo emette ad un prezzo inferiore rispetto a quello incassato, rischia una sanzione amministrativa pari al 100% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato e mai inferiore a 500,00 euro.
Inoltre, nel caso poi in cui si venga sorpresi per più di 4 volte nell’arco di 5 anni a eludere l’obbligo di emissione dello scontrino scatta una sanzione accessoria che prevede la sospensione dell’attività che va da 3 giorni ad 1 mese.
Dal 2003 è venuta meno la responsabilità del cliente ed è rimasta solo quella del venditore, in quanto l’emissione dello scontrino è un adempimento che ricade solo nell’ambito della responsabilità del commerciante.
Il cliente, in caso di mancata emissione dello scontrino o in caso di mancato ritiro dello stesso non rischia più nulla. Egli può, al massimo, segnalare alla Guardia di Finanza il negoziante che non gli ha voluto rilasciare lo scontrino.
Il cliente quindi non rischia più di ricevere una sanzione amministrativa per la mancata emissione dello scontrino. Tuttavia, ciò non toglie che la Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini antievasione fiscale che conduce, può comunque fermare il cliente per strada o all’uscita di un negozio.
In questi casi il cliente ha solo l’obbligo di dire tutta la verità di cui è a conoscenza, non solo perché una dichiarazione falsa potrebbe integrare una fattispecie penalmente rilevante, ma anche perché se si vuole combattere seriamente l’evasione fiscale è importante essere collaborativi, per quanto possibile, con l’Amministrazione finanziaria.
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