Rinnovo contratti enti locali entro fine mese. Questo è ciò che sperano i sindacati che si sono incontrati in questi giorni con l’ARAN.
Invece, mercoledì 20 luglio 2022 potrebbe esserci la decisione finale e quindi la chiusura dell’accordo. Compreso anche l’aumento ai dipendenti pubblici del 4,84%.
Quindi, dopo il rinnovo dei contratti di lavoro dei ministeri e del comparto Sanità è la volta degli Enti locali: poco più di 500mila persone.
Ma le trattative tra i sindacati e l’ARAN (l’agenzia che si occupa in nome del governo del rinnovo dei contratti) non hanno sciolto tutti i nodi. Infatti, è proprio quest’ultima che ha iniziato a esaminare il contratto articolo per articolo. Tante sono le decisioni da prendere. E potrebbe essere mercoledì 20 luglio il giorno in cui le parti decideranno tutto.
Tra i nodi da sciogliere c’è l’inquadramento del personale scolastico alle dipendenze dei Comuni. In pratica, le maestre dei nidi e degli asili comunali. I sindacati spingono affinché siano inserite nella vecchia area “D”, ovvero «funzionari e delle elevate qualificazioni».
Preoccupati invece i sindaci dei Comuni (soprattutto quelli più grandi) perché inquadrare tutte le maestre in area “D” potrebbe comportare un problema sul bilancio.
Un altro nodo da sciogliere è proprio il nuovo inquadramento. Questa nel contratto delle Funzioni centrali è stata inserita accanto alle tre già esistenti. Invece, negli Enti locali le aree di inquadramento sono già quattro, per la parte “elevate qualificazioni” è stata inserita nell’area Funzionari.
Il nuovo contratto degli Enti locali dovrà occupare anche della polizia municipale e di alcune norme specifiche. Tra queste la destinazione al Fondo di previdenza Sirio-Perseo (che serve a finanziare le pensioni) di una parte della quota multe per la violazione del codice della strada.
Per legge la quota multe è destinata al miglioramento della sicurezza stradale, alla manutenzione delle strade comunali, alla manutenzione o messa a norma delle barriere stradali.
Inoltre, come per il contratto Funzioni centrali e Sanità, anche per gli Enti locali sarà previsto un meccanismo di scatti di stipendio in base all’anzianità di servizio e alle valutazioni ricevute. Inoltre, ogni scatto avrà come conseguenza un aumento progressivo dello stipendio.
Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, preme affinché il contratto del pubblico impiego giunga a una conclusione poiché è in ritardo di tre anni sul periodo di riferimento 2019-2021.
Tra l’altro alcuni giorni fa aveva manifestato la volontà di accelerare il rinnovo degli altri contratti impegnandosi a inserire, nella prossima legge di bilancio, le risorse necessarie per farlo. Poi è arrivata la crisi di governo e le tante incertezze che potrebbe portare.
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