Basta guardare sui Social che si trovano molti posto dove si annuncia che “piovono pesci dal cielo”. Il fenomeno sta interessando San Francisco, in California.
Sembra quasi il titolo di un film stile hollywoodiano, ma purtroppo è un fenomeno che sta accadendo davvero. Gli abitanti di San Francisco, in California, devono proteggersi con l’ombrello da una pioggia… di acciughe.
Potrebbe essere una fake news ma invece le foto dei migliaia di cittadini californiani mostra la realtà. La Baia di San Francisco si è risvegliata con una miriade di piccoli pesci dappertutto. Sui tetti, nei marciapiedi, sopra le auto e i balconi delle case. La comunità scientifica, appena ha appurato che non fosse uno “scherzo” ben congegnato ha iniziato a fare alcune indagini.
Una volta che la notizia si è diffusa, e grazie ai Social anche a livello mondiale, sono iniziate le indagini per capire cosa sia successo. Purtroppo, eventi come questo non significano niente di buono. Non certo per scaramanzia, o per paure ataviche come quelle delle Stelle Comete. Purtroppo, quando gli animali – e la natura in generale – adottano comportamenti inusuali, significa che c’è un cambiamento in atto.
In questo caso, la colpa della pioggia di acciughe è il cambiamento climatico. L’innalzamento delle temperature ha favorito la proliferazione di milioni di questi pesci in più rispetto al passato. Potremmo pensare che non sia niente di così grave. Ma sappiamo che solitamente eventi di questo tipo hanno una “reazione a catena”.
Difatti i pesci non è che si siano “catapultati a terra da soli”. Il maggior numero di essi ha attirato gli uccelli predatori, che ne hanno fatto “incetta”. E proprio volando qua e là “fagocitando pesci a più non posso”, gli uccelli hanno disseminato “avanzi” da tutte le parti.
Certo di per sé non ci sono stati molti disagi, forse un po’ di puzza e mansioni extra per i netturbini. Ma quello che è accaduto a San Francisco, è solo uno dei segnali che la Terra – forse – è arrivata a un punto limite.
Basta guardare alle notizie Meteo di questi ultimi due mesi. Siamo in un’estate caldissima, ma soprattutto caratterizzata da poche piogge. Che sono mancate anche nel periodo invernale. I giorni di calura estrema non sono mai stati così tanti; gli altri anni, ogni tanto, qualche temporale “spazzava via” le temperature insopportabili.
Gli incendi, anche se per la maggior parte dolosi, trovano terreno fertile proprio perché tutto è arido e secco. I ghiacciai si stanno sciogliendo alla velocità della luce, le acque sono inquinate ed è inutile menzionare tutti gli altri drammi che stanno sconvolgendo il nostro Pianeta.
Possiamo per il momento sorridere, se leggiamo di una “pioggia puzzolente” di acciughe, ma forse dovremmo cominciare a preoccuparci sul serio.
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