Conviene annullare l’iscrizione alla Gestione Separata qualora si dovesse cambiare lavoro? La risposta potrà stupire ma è “no”.
Un lavoratore autonomo che diventa dipendente trae qualche vantaggio dalla chiusura della Gestione Separata?
L‘iscrizione alla Gestione Separata è obbligatoria per alcune categorie di lavoratori. La lista comprende i professionisti senza Cassa di categoria, i collaboratori continuativi e coordinati e collaboratori occasionali con reddito inferiore a 5 mila euro, i lavoratori autonomi occasionali con reddito superiore a 5 mila euro e gli incaricati di vendite a domicilio con reddito superiore a 6.410,26 euro. L’obbligo comprende anche i soggetti iscritti a Cassa che non versano contributo soggettivo e i soci-amministratori di Srl che sono sia lavoratori che amministratori. Può capitare nel corso della propria vita, però, di cambiare lavoro ed essere assunti come lavoratore dipendente. Cosa ne sarà, a quel punto, dell’iscrizione alla Gestione Separata?
Il lavoratore che, per esempio, da autonomo occasionale passa alle dipendenze di un’azienda può comunicare l’intenzione di annullare l’iscrizione alla Gestione Separata ma continuare ad averla aperta non ha costi. Inoltre, non contrasta con un eventuale altra occupazione. I mesi di contributi versati, poi, andranno a fluire nella pensione futura e potranno essere sommati usando il cumulo gratuito dei contributi.
La posizione con il Fondo pensionistico rimarrà silente e aperta qualora non sia obbligatorio versare contributi minimali. Quest’ultimi sono richiesti ai collaboratori, liberi professionisti e figure assimilate tenendo conto di minimali e massimali di reddito da calcolare annualmente. Lasciando la situazione aperta si potranno versare futuri contributi nel caso in cui si dovesse tornare a svolgere un lavoro che prevede il versamento dei contributi nella Gestione Separata. In conclusione, a cancellare l’iscrizione non vi è alcuna convenienza.
Sebbene la permanenza nel Fondo pensionistico non comporti alcuna spesa aggiuntiva, è possibile che un lavoratore decida di chiudere l’iscrizione. In questo caso dovrà sapere che non esiste la possibilità di procedere con la cancellazione telematicamente. Il portale dell’INPS, al momento, non prevede questa opzione. È possibile che verrà aggiunta nell’ottica di digitalizzazione e semplificazione delle procedure e della comunicazione con i contribuenti ma, per ora, l’unico modo per cancellare l’iscrizione è compilare un modulo cartaceo in cui si dichiara la cessazione dell’attività.
Presentandolo all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale si chiuderanno i rapporti con la Gestione Separata fermo restando che i contributi saranno validi ai fini pensionistici.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…