Il Bonus benzina garantisce un rimborso fino a 450 euro. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate spiega come ottenere i soldi.
I buoni carburante da 200 euro possono essere richiesti parallelamente ai benefits di welfare aziendale andando ad incrementare l’importo del rimborso.
La notizia dei Bonus benzina dal valore di 200 euro che le aziende private possono erogare ai dipendenti è giunta come una lieta novella. Approfittare di un rimborso in un periodo di caro-carburante significa ottenere un risparmio importante tra tanti rincari. In più l’importo può aumentare e raggiungere i 450 euro. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito, infatti, che i buoni carburanti vengono erogati separatamente dai benefits di welfare aziendale. Ma entriamo nei dettagli e scopriamo come funziona il rimborso.
I datori di lavoro privati – non pubblici – possono distribuire dei buoni carburante esentasse ai dipendenti. Il valore è di 200 euro e non occorrerà avanzare alcuna domanda per ottenere il contributo. La decisione finale spetta unicamente all’azienda che ha la possibilità e non l’obbligo di erogare la somma. L’azienda stessa, poi, sarà libera di scegliere a chi eventualmente concedere i buoni indipendentemente dalla posizione e dal ruolo ricoperto. Trattandosi di un aiuto economico contro i rincari è ovvio pensare che sia preferibile destinare la prestazione ai dipendenti dalle retribuzioni più basse.
I buoni possono, poi, essere utilizzati sia per il rifornimento diesel, di benzina, GPL e metano. Ultimamente la platea è stata allargata anche ai possessori di un veicolo elettrico.
Nell’ambito del welfare aziendale, il datore di lavoro può erogare diversi benefits ai dipendenti. Questi non vanno in contrasto con il Bonus benzina secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella circolare numero 27 del 14 luglio 2022. Il riferimento è all’articolo 51 comma 3 del TIUR che stabilisce come non concorrano alla formazione del reddito da lavoro dipendente la somma dei beni ceduti e dei servizi prestati di importo inferiore a 258,23 euro all’anno. Superando tale soglia, invece, si concorrerà al reddito.
Dato che i buoni carburante hanno un valore di 200 euro rientrano nel limite stabilito dal TIUR e rappresentano un’agevolazione aggiuntiva rispetto quelle ordinarie. Si possono aggiungere, poi, altri benefits esentasse a condizione che l’eccedenza non faccia superare la soglia di 258,23 euro.
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