Il motivo per cui sono state ritirate famose patatine dai supermercati è un po’ inquietante: “rischio chimico”. Ecco cosa è emerso.
Sembra che l’Italia sia solamente l’ultimo dei Paesi dove le confezioni di patatine chips siano state ritirate. Il Ministero della Salute ha avviato la procedura di pubblicazione delle specifiche del prodotto. E invita chi avesse acquistato le confezioni a non mangiarle.
Nonostante i controlli scrupolosi che le aziende effettuano prima di inviare sul mercato i loro prodotti, può capitare qualche imprevisto. In questi casi, però, si mette a rischio la salute dei cittadini. Come spesso accade, vengono tolti dagli scaffali alcuni Lotti di prodotti e ne vengono segnalate marca, numero e data di scadenza.
Per quanto riguarda le chips, invece, il ritiro è di ampissima portata, poiché comprende tutte le confezioni, di qualunque scadenza. Certo l’azione è stata effettuata in via precauzionale. Ma coinvolge un’intera produzione e la motivazione è abbastanza preoccupante. Come leggiamo anche su Contocorrenteoline.it siamo di fronte a “Rischio chimico”. Ma cosa vuol dire esattamente? Ecco cosa è successo.
L’origine del problema sembra arrivare “di lontano”. E anche questa volta, come per lo scandalo Ferrero, sarebbe coinvolto uno stabilimento in Belgio. Nei giorni scorsi i richiami hanno interessato diversi supermercati anche al di fuori dell’Italia.
Lo stabilimento belga avrebbe fornito a molteplici produttori farina di mais “contaminata” da sostanze addirittura psicoattive e usate in medicina. Parliamo di Atropina e Scopolomina. L’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (Afsca) ha allertato tutti i grossisti. Hanno acquistato suddetta farina di mais, e hanno prodotto le patatine chips.
Più precisamente, il prodotto finale ritenuto “non sicuro” dal nostro Ministero della Salute sono le di tortilla chips salted biologiche a marchio Santa Maria nelle classiche confezioni da 125 grammi. Sono coinvolte tutte le confezioni, indistintamente, di qualsiasi scadenza. Sono prodotte per l’azienda svedese Santa Maria AB, da Snack Food Poco Loco NV in uno stabilimento in Belgio.
Ecco come mai la motivazione annunciata dal Ministero della Salute, ovvero “sospetta presenza di atropina e scopolomina”.
Le aziende coinvolte sono davvero tante perché la partita di farina potenzialmente contaminata è servita a diversi marchi a produrre le chips. Ciò spiega il susseguirsi di richiami, anche ravvicinati nelle ultime settimane. Ogni singolo marchio ha dovuto divulgare le specifiche del prodotto per tutelare la salute dei consumatori.
Chi avesse acquistato le Tortilla Chips Biologiche a marchio Santa Maria è pregato di non consumarle e di restituirle al punto vendita. Nonostante in piccole quantità l’atropina e la scopolomina non abbiano effetti gravi sulla salute, si tratta di due sostanze che non devono trovarsi negli alimenti. Il ritiro, precisiamo, è avvenuto a scopo precauzionale.
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