Un Bonus di Natale arriverà per aumentare la busta paga dei lavoratori. Il Governo dimissionario deve sono scegliere la modalità di attuazione.
Due ipotesi al vaglio del Governo dimissionario per concedere un aumento in busta paga ai lavoratori nei prossimi mesi.
L’esigenza di aiutare i cittadini con retribuzioni più elevate per affrontare l’inflazione non è caduta insieme al Governo Draghi. Si continua a lavorare, dunque, per cercare la soluzione più efficace per contrastare gli effetti economici della guerra tra Russia e Ucraina. Occorre dare alla popolazione gli strumenti giusti per superare le difficoltà del momento ed è necessario che il reddito medio aumenti. L’obiettivo primario è aumentare il netto in busta paga da adesso fino a fine in atto in attesa di un intervento strutturale che renda lo stipendio più alto. Le ipotesi che il Governo dimissionario sta valutando sono due. La prima riguarda la proroga del Bonus 200 euro da agosto a dicembre. La seconda prevede una decontribuzione per aumentare il netto in busta paga.
A partire dal mese di luglio più di 32 milioni di italiani riceveranno il Bonus 200 euro promesso dal Governo per combattere i rincari. Si sarebbe dovuto trattare di un’agevolazione una tantum ma non si può scartare l’idea di una proroga nei prossimi mesi. I fondi ci sono a sufficienza, secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti Bis, per replicare l’esperienza per un altro mese e, forse, fino a Natale.
La platea dei destinatari rimarrà la stessa e l’erogazione dovrebbe avvenire con tempistiche differenti. Ricordiamo, infatti, che pensionati, dipendenti e percettori del Reddito di Cittadinanza hanno già iniziato a ricevere i 200 euro mentre autonomi, venditori porta a porta, percettori di Naspi, Dis-COLL, disoccupati agricoli, lavoratori stagionali, lavoratori collaboratori senza partita IVA, lavoratori del mondo dello spettacolo, colf e badanti riceveranno l’importo solo nel mese di ottobre.
Nelle ultime ore sembra che una seconda opzione sia più attendibile rispetto al Bonus Natale con la proroga dell’erogazione dei 200 euro. Si tratta di una nuova misura al vaglio dell’esecutivo dimissionario che prevede una decontribuzione per aumentare il netto in busta paga. Le risorse a disposizione per aiutare i cittadini sono 14,3 miliardi di euro. In parte verranno spese per ammortizzare i costi in bolletta, il restante servirà per aumentare le retribuzioni di lavoratori e pensionati con reddito inferiore a 35 mila euro.
Il taglio delle tasse in busta paga sembrerebbe essere la scelta giusta per provocare questo aumento del netto da luglio (con la busta paga di agosto) fino a dicembre. Questa soluzione potrebbe essere l’imput giusto per spingere il nuovo governo verso un intervento strutturale da stabilire nella prossima Legge di Bilancio. L’unico dubbio è se rimarranno delle risorse per finanziare anche il taglio dell’IVA su alcuni prodotti alimentari, una misura non apprezzata in pieno dato che non limita i beneficiari ma coinvolge tutti i cittadini, anche i più ricchi.
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