Gli invalidi civili al 100% con accertata difficoltà di deambulazione, o non in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita, possono richiedere l’indennità di accompagnamento.
Come evidenziato dall’Inps, l’indennità spetta a tutti i cittadini, residenti in forma stabile e abituale in Italia, che siano in possesso di questi requisiti sanitari indipendentemente dal loro reddito personale annuo o dall’età.
Viene corrisposta per 12 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della richiesta. Oppure, in via eccezionale, a partire dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel certificato di riconoscimento dell’invalidità civile.L’importo dell’indennità per il 2022 è pari a 525,17 euro ed è esente da Irpef. Ossia non è tassato e non va dichiarato nella denuncia dei redditi.
Il pagamento è sospeso nel caso in cui si verifichi un ricovero, totalmente a carico dello stato, per un periodo di oltre 29 giorni.
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, sono una malata oncologica, mi hanno detto che per tutto il periodo della chemio dovrei percepire l’accompagnamento, è vero? Ho un lavoro dipendente USL a tempo determinato, ho 87% di invalidità e riconosciuta la 104.”
L’indennità di accompagnamento è incompatibile con altre prestazioni (come, ad esempio, quelle riconosciute per cause di guerra, lavoro o servizio). È invece compatibile con un’attività lavorativa (sia dipendente che autonoma), con la patente speciale, con l’indennità di comunicazione e di accompagnamento per cieco assoluto.
Per poter fare domanda, è necessario innanzitutto un’apposita commissione sanitaria riconosca l’invalidità e che la riporti nel verbale.
Nella richiesta per l’avvio del procedimento bisogna inserire anche i dati relativi alla situazione socio economica. Ossia se si possiede un lavoro, eventuali ricoveri, modalità di pagamento (oppure delega per la riscossione da parte di un terzo).
La domanda per l’indennità può essere inoltrata direttamente online sul sito dell’INPS. Oppure può essere presentata tramite un’associazione di categoria o un patronato.
Una persona con una malattia oncologica può richiedere l’indennità di accompagnamento? In questo caso specifico è necessario valutarne le condizioni. Il riconoscimento della prestazione assistenziale dipende infatti dalla sussistenza di problemi di deambulazione, che richiede la presenza costante di un accompagnatore. Ma è anche legata all’incapacità di svolgere le attività normali nella vita di tutti i giorni. Ad esempio alimentarsi, provvedere alla propria igiene personale e alle attività domestiche, vestirsi. Un malato di cancro potrebbe purtroppo andare incontro a queste difficoltà di autonomia, anche se solo per un periodo limitato: quindi vedrebbe riconosciuto il diritto all’indennità.
È possibile fare richiesta per l’indennità di accompagnamento se la malattia oncologica con tutto ciò che comporta, rende necessaria la presenza costante di un’altra persona in quanto impossibilitati a camminare, oppure se non si è in grado di compiere le normali funzioni quotidiane. I requisiti devono essere accertati da una Commissione. Il certificato verrà in seguito verificato dall’Inps, che potrebbe richiedere un’ulteriore visita.
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