La bolletta del gas subirà dei cambiamenti nei prossimi mesi. L’Arera si sta impegnando per garantire un risparmio ai contribuenti.
Sono belle notizie quelle in arrivo per i contribuenti. I timori possono essere messi da parte grazie all’Autorità per l’Energia.
Tra le spese folli degli ultimi mesi rientrano le bollette di luce e gas. I rincari dell’energia sono iniziati lo scorso ottobre 2021 ma dopo la guerra in Ucraina e le minacce dello stop del gas russo da parte di Putin e dei suoi collaboratori la situazione è drammaticamente peggiorata. Se da una parte i timori di ritrovarsi al freddo il prossimo inverno hanno portato i cittadini ad attivarsi per garantirsi una produzione di gas e di riscaldamento autonoma – per esempio con le stufe a pellet – dall’altra parte la confusione e le paure dilagano. Vivere nell’incertezza è spaventoso ma, purtroppo, sono più di due anni e mezzo che questa sensazione di incertezza ci accompagna. Quando poi l’unica certezza sono le bollette dagli importi stellari significa che si è veramente toccato il fondo. L’Arera ha deciso di mettersi dalla parte dei contribuenti per cercare di diminuire i prezzi del gas.
L’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente vuole garantire il risparmio all’interno del mercato tutelato. Ha dunque deciso di passare dall’attuale mercato di riferimento all’ingrosso per la negoziazione del prezzo del gas – Title transfer facility – a nuove modalità di aggiornamento dei prezzi. Questo perché il Ttf è considerato luogo di speculazione sul costo del gas e una delle cause degli aumenti delle bollette.
Di conseguenza, dal 1° ottobre verranno introdotte nuove modalità di aggiornamento del prezzo della materia prima gas per i contribuenti che si trovano nel mercato tutelato. La stima è di circa 7,3 milioni di utenti su un totale di 20,4 milioni per una percentuale del 35,6%. Il piano è di procedere con l’aggiornamento con scadenza mensile e non trimestrale, passando oltre alle quotazioni a termine in modo tale da poter intercettare anche minime variazioni dei prezzi al ribasso.
I cambiamenti scatteranno il 1° ottobre e dureranno fino alla fine della tutela prevista per gennaio 2023. L’ARERA ha chiesto un prolungamento della scadenza per allineare il termine ultimo a quello di fine tutela elettrica ossia gennaio 2024 ma ad oggi non si ha ancora una risposta. Ciò che è certo è che l’Agenzia per l’Energia comincerà ad utilizzare come riferimento i prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Pvs italiano e abbandonerà le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso.
Il tutto circondato da un’aurea di trasparenza che diventerà obbligatoria per i venditori. Nelle bollette dovranno essere indicate tutte le informazioni sui prezzi, compresi i dati su eventuali ricalcoli e sulle motivazioni alla base del cambiamento. In questo modo, poi, i venditori dovranno garantire l’operatività e le forniture ai clienti che non rischieranno, così, di dover ricorrere a servizi di ultima istanza con costi aggiuntivi.
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