Proprio come altri problemi di salute, il Colesterolo si combatte in diversi modi, a seconda dei soggetti. Sicuramente la prevenzione è fondamentale.
Da una parte l’ampia informazione riguardo all’ipercolesterolemia può aiutare le persone a prendere coscienza su come mantenersi in salute. Dall’altra, si può innescare confusione. A completare il quadro, “leggende metropolitane” e “marketing poco trasparente”.
Il Colesterolo Alto è un problema molto sentito dagli italiani. Forse proprio per “colpa” o “grazie” al fatto che se ne parla molto. D’altronde, questa condizione può essere pericolosa per la salute. Se non curata tempestivamente o adeguatamente aumenta il rischio di Ictus e Infarti. Che sono, purtroppo, tra le principali cause di morte in Italia.
Bisogna però sfatare un mito secondo cui il Colesterolo aumenta con una dieta “sbagliata”. Ciò è in parte vero, ma l’aumento del colesterolo “cattivo” è dovuto anche ad altri fattori. Ad esempio la predisposizione genetica, l’uso di alcuni farmaci, l’invecchiamento fisiologico e la menopausa, ma anche patologie come il diabete e ovviamente abuso di alcol, tabacco e droghe.
In più, ultimamente, si sta verificando un “fenomeno” che preoccupa un po’ i medici. Gli italiani amano sempre più ricorrere al “fai-da-te” anche per quanto riguarda la salute.
Questo comportamento viene “stimolato” anche dal fatto che in commercio esistono numerosi integratori che “promettono” di stabilizzare-diminuire il colesterolo. Integratori a base di varie sostanze, ma che non necessitano di ricetta medica. Ecco qual è il problema del momento e cosa ci dicono nutrizionisti ed endocrinologi.
È recente una comunicazione da parte del Ministero della Sanità che “allerta” medici e specialisti. Gli italiani stanno forse abusando di integratori contro il colesterolo. Questi prodotti non sono ovviamente da demonizzare e si presume che abbiano superato i vari test su sicurezza ed efficacia.
Il problema è che comunque di studi scientifici che garantiscono gli effetti benefici di questi integratori non ve ne sono. Come anche per quanto riguarda gli eventuali effetti collaterali o danni da sovradosaggio.
Non esiste alcun problema ad integrare con alcune sostanze la propria dieta, ma sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico curante. Sono infatti gli stessi medici e i nutrizionisti che danno indicazioni generali su come “controllare” il colesterolo anche semplicemente a tavola. Ovvio che poi ogni situazione è a sé e appunto dovrebbe essere vagliata da chi conosce il nostro stato di salute.
Su una cosa, però, sembrano essere tutti d’accordo. Una corretta alimentazione è già un’ottima “medicina” utile a contrastare l’aumento di colesterolo nel sangue.
Condurre una vita senza eccessi, una dieta varia e salutare e fare del movimento sono abitudini che fanno bene a prescindere. Indipendentemente dal Colesterolo. Se troviamo qualche valore leggermente alto, però, possiamo “rafforzare” alcune di queste abitudini. E magari integrare la dieta con determinati cibi. Come sempre, rimarchiamo il fatto che la mossa migliore è stendere un piano alimentare col proprio medico.
Ad ogni modo, la lista dei cibi, condimenti e alimenti che segue contiene sicuramente indicazioni salutari genericamente per tutti.
Ci sono invece alcuni cibi che non vanno eliminati del tutto ma andrebbero consumati con moderazione. Come ad esempio i salumi e insaccati, i fritti, i formaggi stagionati e in linea generale gli alimenti industriali, perché contengono molto sale e/o zucchero.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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