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L’EMA vuole approvare il vaccino per combattere il Vaiolo delle Scimmie, ne esiste già uno dal 2013

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Si sta cercando quello giusto. Un vaccino per combattere il Vaiolo delle Scimmie, diventato ormai emergenza sanitaria mondiale.

Giorno dopo giorno vengono accertati nuovi casi di Monkeypox, o Vaiolo delle Scimmie, una malattia che ci sta facendo entrare in un’altra pandemia.

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Lo ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, nonostante i pareri del comitato non fossero unanimi. In tutto il mondo ci sono già migliaia di casi, e una particolare incidenza si sta verificando proprio in Europa. Dove attualmente siamo a 12 mila, a fronte di ulteriori 17 mila diagnosi a livello globale.

Il Vaiolo delle Scimmie non è una malattia nuova, anzi. Già dagli anni ’50 venne registrato il “passaggio” da animale a uomo. Ma fino ad oggi si trattava di una malattia circoscritta, che colpiva prevalentemente in Africa. L’aumento dei contagi, però, ha fatto scattare l’allerta e le decisioni conseguenti a livello internazionale. Adesso si valuta l’approvazione di un vaccino. Ecco la situazione.

L’EMA vuole approvare il vaccino per combattere il Vaiolo delle Scimmie, è quello che esiste già dal 2013

Come detto, il Vaiolo delle Scimmie è una malattia già conosciuta. Esistono però due varianti, di cui una letale al 10% e l’altra all’1%. Per fortuna, sembra che quella che si sta diffondendo sia la meno dannosa. Anche se si sono già registrati alcuni decessi in diversi Paesi.

La malattia si manifesta con sintomi quali febbre alta, dolori e debolezza. Ma soprattutto infiammazioni nelle aree genitali, ingrossamento dei linfonodi e comparsa di vescicole, croste e lacerazioni della pelle. Dapprima su viso e mani, poi nel resto del corpo.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il Vaiolo delle Scimmie non è una malattia sessuale. Anche se attualmente la sua diffusione è causata per la maggior parte da rapporti non protetti. Ma la malattia si diffonde anche per contatto molto stretto con i liquidi biologici di un infetto. E tramite droplets, sempre con contatto stretto e prolungato. Dunque il rischio è il medesimo per tutti.

L’approccio dell’OMS, e di tutti i comparti che si stanno occupando della malattia, al momento è fortunatamente più “pacato” rispetto a quanto avvenuto col Covid. L’attenzione è rivolta soprattutto a fornire una comunicazione corretta. Onde evitare ciò che successe con l’AIDS, che attivò una discriminazione contro chi aveva determinate attività sessuali.

L’invito del Direttore dell’OMS stesso, infatti, è quello di prestare attenzione alle pratiche sessuali, oltre che di “correre a vaccinarsi”. Anche perché fortunatamente esistono già delle soluzioni, e dei vaccini che possono proteggere dal contagio.

Il Monkeypox è infatti una sorta di “fratello minore” del Vaiolo, la terribile malattia che è stata sconfitta da decenni, proprio grazie alla vaccinazione di massa. Gli esperti del Comitato per i medicinali umani dell’EMA hanno valutato l’efficacia di un vaccino già esistente che veniva usato per il Vaiolo.

La scelta del vaccino del 2013, quali saranno le prossime azioni

Il Comitato dell’EMA, come si legge nel comunicato ufficiale, “ha basato la propria raccomandazione sui dati provenienti da diversi studi sugli animali che hanno mostrato che Imvanex, somministrato nei primati non umani, li proteggeva contro il virus del vaiolo delle scimmie.

Partendo da questi studi verranno poi eseguite delle sperimentazioni durante la pandemia da Monkeypox che è attualmente presente in Europa. In Italia abbiamo al momento circa 5.000 dosi di vaccino, ma presto ne arriveranno altre. Probabilmente verranno consigliate ai soggetti ritenuti più a rischio.

La comunità scientifica è d’accordo sulla strategia attivata dall’OMS, ovvero quella di contenere una diffusione della malattia prima che diventi un problema meno gestibile. Non mancano infatti preoccupazioni su possibili mutazioni e gli esperti stanno facendo di tutto per diffondere a tutti i Paesi informazioni e mezzi necessari a tenere sotto controllo il Vaiolo delle  Scimmie.

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