Giocare al Gratta e Vinci è un’attività divertente, anche se pericolosa per la possibile “dipendenza”. Ma oltre al danno si nasconde anche la “beffa”.
Il gioco d’azzardo, lo sappiamo, è un’attività che può regalare emozioni e divertimento. Il Gratta e Vinci è solamente uno di questi. Ma nasconde molti “pericoli”.
Primo su tutti, la “dipendenza” o “ludopatia”. Purtroppo la mente umana è caratterizzata da meccanismi che non sempre riusciamo a controllare, anzi. E coloro che conoscono questi meccanismi possono ideare “truffe” ai danni di milioni di persone. Non stiamo dicendo ovviamente che il Gratta e Vinci sia una truffa di per sé. Certo è che i giochi d’azzardo sono concepiti con sistemi molto precisi. Che portano guadagno solamente alla “fonte”. In questo caso, lo Stato Italiano.
Le informazioni sulle probabilità di vincita ci sono, e sta alla singola persona decidere se, appunto, “azzardare o meno”. È pura libertà di scelta. Così come quella, tanto per fare un esempio, di cominciare a fumare. Lo Stato vende le sigarette, ma nessuno è obbligato ad acquistarle. Anche perché le “conseguenze” sono ben stampate sulle confezioni. Ma se una persona decide di farlo, e poi le sigarette aumentano di prezzo, non ha motivo poi di “lamentarsi”.
Ecco, lo Stato queste cose “le sa molto bene“. Ma in fondo le regole del gioco sono trasparenti. Invece esistono persone disoneste che agiscono in modo subdolo e volontariamente vogliono arrecare danno agli altri. Qualcuno ha ideato una truffa bella e buona a danno dei giocatori del Gratta e Vinci. Ecco cosa è successo e a cosa dobbiamo stare attenti.
Se lo Stato, mettendo il gioco d’azzardo a disposizione dei cittadini con regole trasparenti ha “la coscienza pulita”, al contrario qualcuno agisce da vero criminale.
Sappiamo tutti come funzionano questi tagliandi colorati. Dobbiamo grattare la superficie e sperare di trovare le combinazioni vincenti. Per pagarle, il venditore deve scannerizzarle su di un lettore, che legge appunto un codice.
Ebbene, qualche disonesto rivenditore – sapendo dove sono i codici che contrassegnano il tagliando come vincente – si tiene per sé quelli “buoni”. E vende ai clienti i Gratta e Vinci perdenti.
Riescono ad agire molto bene, effettuando una piccola “grattatina” laddove il codice segnala se il tagliando è vincente o meno. Si tratta di una realtà, fortunatamente, non molto diffusa. Ma succede, ed è bene stare attenti.
Come ci viene raccontato da Contocorrenteonline, ad esempio, tra il 2015 e il 2019 furono proprio i dipendenti di Lottomatica a truffare cittadini e Stato. Individuando i codici, sapevano dove erano i biglietti vincenti. Si stima che abbiano intascato illegalmente 27 milioni di Euro.
Dunque meglio stare attenti, la prossima volta che acquistiamo un Gratta e Vinci. Già le probabilità di riscuotere dei bei soldini sono poche. Se poi incappiamo in un rivenditore disonesto è ancora peggio.
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