Pensione+a+64+anni%3F+%C3%88+possibile+solo+con+queste+eccezionali+misure
informazioneoggi
/2022/08/01/pensione-a-64-anni-solo-con-queste-eccezionali-misure/amp/
Pensioni

Pensione a 64 anni? È possibile solo con queste eccezionali misure

Published by

Andare in pensione a 64 anni è consentito. Per lasciare il lavoro in anticipo, infatti, ci sono vari strumenti.

In alcune ipotesi, la pensione anticipata è una vera e propria necessità e raggiungerla a 64 anni non è molto complicato, se si utilizzano questi metodi.

Adobe Stock

La legge prevede varie procedure per il congedo anticipato dal mondo lavorativo. Ad esempio, coloro che sono nati nel 1958, hanno a disposizione, per il 2022, Quota 102 e la pensione anticipata contributiva, per la quale sono necessari solo i 64 anni di età.

Tuttavia, questi due sistemi non sono gli unici attraverso i quali si può smettere di lavorare al raggiungimento di tale requisito anagrafico. Analizziamo, dunque, nel dettaglio l’elenco di possibilità che il legislatore offre a disposizione del lavoratore.

Leggi anche: “La pensione anticipata, cambieranno le vie d’uscita nel 2023, le prospettive non sono di ‘buon auspicio’“.

Pensione a 64 anni: in cosa consiste Quota 102?

La Legge di Bilancio 2022 ha previsto, in sostituzione di Quota 100, un nuovo metodo per ottenere il pensionamento anticipato. Si tratta di Quota 102, per la quale bastano 64 anni di età e almeno 38 anni di contribuzione.

Per quanto riguarda i presupposti per accedervi, sono gli stessi di Quota 100, ad eccezione dell’età anagrafica, che è aumentata di 2 anni.

Così come Quota 100, poi, anche Quota 102 è uno strumento solo temporaneo, con validità fino al 31 dicembre 2022. I lavoratori che raggiungono i requisiti entro tale data, tuttavia, potranno presentare domanda di pensione anche successivamente, in virtù della “cristallizzazione” del diritto.

Pensione anticipata contributiva: a chi spetta?

Un altro strumento che, per il 2022, permette di andare in pensione a 64 anni è la pensione anticipata contributiva, stabilita dalla Legge Dini. Poiché si tratta di una pensione contributiva, è obbligatorio che:

  • i versamenti siano stati effettuati dal 1° gennaio 1996;
  • si sia optato per il computo nella Gestione Separata INPS.

Per usufruire di tale meccanismo, il lavoratore deve aver compiuto 64 anni di età e maturato un’anzianità contributiva di almeno 20 anni; inoltre, l’assegno pensionistico deve essere uguale o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale (per il 2022, esso è di 468,10 euro).

Leggi anche: “Pensione anticipata: a 64 anni di età oppure subito solo con i contributi? La risposta non è scontata“.

Pensione anticipata ordinaria e Quota 41: a quali condizioni?

I lavoratori che sono nati nel 1958 possono congedarsi in anticipo al raggiungimento  del solo requisito contributivo. Esistono, infatti, due ulteriori strumenti previsti dalla legge, la cd. Quota 41, destinata ai lavoratori precoci, e la pensione anticipata ordinaria.

Per la pensione anticipata ordinaria sono obbligatori almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi di contributi (per le donne); non c’è, dunque, nessun limite anagrafico. In altre parole, se un contribuente è nato nel 1958 e ha 64 anni di contributi, può beneficiare di questa misura.

Stesse regole valgono anche per Quota 41, rivolta ai lavoratori precoci. Si appartiene a tale categoria se, prima del compimento dei 19 anni di età, si è versato almeno 12 mesi di contributi. Per usufruire della pensione in anticipo con tale strumento, inoltre, bisogna avere 41 anni di contribuzione; dunque, non conta l’età anagrafica.

Ape Sociale e pensione a 64 anni: i beneficiari

I lavoratori che hanno 64 anni e possiedono il montante contributivo utile per l’APE Sociale, possono inoltrare domanda di pensione. Tale possibilità è destinata a coloro che hanno compiuto almeno 63 anni, hanno 30 anni di versamenti ed, inoltre, sono:

  • lavoratori con percentuale di invalidità uguale o superiore al 74%;
  • lavoratori disoccupati per licenziamento (anche collettivo), a cui spetta l’ indennità di disoccupazione;
  • disoccupati con almeno 18 mesi di lavoro subordinato nei 36 mesi precedenti la disoccupazione e che abbiano ricevuto la Naspi;
  • dipendenti caregivers che assistono, da almeno 6 mesi, un familiare convivente con handicap grave, ai sensi della Legge 104/1992.

Per i lavori usuranti e gravosi, inoltre, oltre ai 63 anni di età, sono necessari 36 anni di contributi. Di recente, la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto uno sconto contributivo di 4 anni per i lavoratori edili e i ceramisti che, quindi, già da quest’anno potranno beneficiare della misura anche solo con 32 anni di contributi.

Published by

Recent Posts

Sconti sensazionali al supermercato: per ottenerli basta presentare un documento d’identità

Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…

1 giorno ago

Svolgi un lavoro occasionale ma vuoi ricevere la NASpI? Ti sveliamo il segreto per non perdere l’indennità

Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…

2 giorni ago

Hai tra i 60 e gli 80 anni? Non perdere queste incredibili agevolazioni economiche, i risparmi sono sensazionali!

Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…

3 giorni ago

L’errore fatale per la pensione: se lo commetti l’assegno si riduce, ecco come rimediare

Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…

4 giorni ago

Allarme affitti: l’errore che può rovinarti la vita per sempre

Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…

5 giorni ago

Ispezioni a tappeto dal Fisco: caccia ai furbetti grazie all’Intelligenza Artificiale, tremano i contribuenti

L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…

6 giorni ago