Poste Italiane propone una nuova cessione del credito per il Superbonus al fine di adeguarsi alle modifiche della normativa.
Le regole sulla cessione del credito continuano ad essere modificate creando confusione e nuove direttive da conoscere.
Il settore delle costruzioni non riesce a trovare stabilità con riferimento al Superbonus 110%. Le numerose difficoltà intervenute nel tempo non permettono la completa realizzazione della misura senza creare problematiche alle imprese e ai cittadini. In relazione alla cessione del credito come modalità di sfruttamento dell’agevolazione, poi, i disagi si sono succeduti copiosi e non sono ancora stati risolti. La mancanza di fondi aggiuntivi ha portato tante interruzioni di lavori già iniziati e l’impossibilità per molte imprese di cominciare gli interventi. Il Governo ha optato per modifiche alla normativa – per l’ennesima volta – sperando che le nuove regole riescano a ristabilire l’equilibrio perduto.
Dal 2020 ad oggi il numero di modifiche apportate al Superbonus 110% è talmente alto che si fa fatica a tenere il passo con i cambiamenti. L’esecutivo si è ritrovato costretto a modificare in corsa la misura ogni qualvolta ci si rendeva conto degli errori commessi a monte. Una evoluzione che ha portato problemi ai cittadini, alle imprese e al mercato dei crediti edilizi. Ricordiamo che Poste Italiane ha cessato di acquistare crediti il 4 febbraio 2022 disabilitando la piattaforma fino al 7 marzo 202 quando si sono raggiunti nuovi compromessi. L’acquisto dei crediti d’imposta è stato reso possibile solamente ai soggetti che hanno sostenuto in maniera diretta gli oneri, il limite massimo cedibile è stato imposto a 150 mila euro ed è stata richiesta una documentazione più precisa e dettagliata. Inoltre, anche l’importo liquidato è cambiato nel tempo.
Tutte le condizioni stabilite con la riapertura dei crediti a marzo sono state nuovamente ritoccate. Il veto all’acquisto dei crediti indiretti rimane mentre cambia il corrispettivo che Poste Italiane riconosce con l’accettazione della domanda di cessione del credito d’imposta. Se la valutazione dovesse andare a buon fine, il cliente potrà decidere se accettare o meno la proposta contrattuale.
Poste Italiane ha deciso che l’importo liquidato per la cessione del credito con recupero in 4,5 e 10 anni equivarrà rispettivamente a 99 euro ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato per i lavori del Superbonus 110%, a 87 euro ogni 100 euro e a 70 euro ogni 100 euro.
Un esempio chiarificatore riporta una spesa degli interventi pari a 50 mila euro con credito al 110% e restituzione in 4 anni. Il controvalore sarà pari a 49.500 euro. Con credito al 50% e restituzione in 5 anni sarà equivalente a 21.750 euro e con credito al 50% e recupero in 10 anni a 17.500 euro.
Al fine di verificare la possibilità di acquisizione di un credito d’imposta per il Superbonus 110%, Poste Italiane eseguirà attenti controlli sui contribuenti (ricordiamo che e verifiche di acquisto dei crediti verranno effettuate anche dal Fisco). In caso di esito negativo, la domanda di cessione verrà respinta. In più, il richiedente ha l’obbligo di fornire all’azienda italiana una serie di documenti che potranno essere caricati online.
L’elenco comprende la copia dell’asseverazione dei lavori, la copia del modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta, la copia dei bonifici di pagamento delle spese ammesse, la copia della dichiarazione dell’intermediario fiscale, la copia del documento attestante il diritto di proprietà o godimento dell’immobile da ristrutturare, la copia della documentazione che dimostri la capacità reddituale e patrimoniale di chi propone la cessione del credito in relazione alle spese sostenute per gli interventi effettuati.
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