Entrambi i coniugi possono richiedere l’assegno sociale ma la doppia erogazione influirà sull’importo spettante. Scopriamo in che modo.
La prestazione economica potrà essere erogata sia al marito che alla moglie ma una precisa condizione dovrà essere soddisfatta.
L’assegno sociale è una prestazione economica che lo Stato eroga agli over 65 che versano in difficoltà economica. Nello specifico, per accedere alla prestazione occorrerà avere un reddito inferiore alla soglia limite che annualmente viene stabilita dalla Legge. I cittadini italiani, comunitari o extracomunitari con permesso di soggiorno possono inoltrare la domanda di accesso alla misura all’INPS per via telematica, chiamando il Contact Center oppure rivolgendosi agli enti di patronato. Non solo, anche marito e moglie possono ottenere la prestazione soddisfacendo i requisiti reddituali. Dovranno accettare, però, una riduzione sull’importo spettante.
Il valore dell’assegno sociale è, per l’anno 2022, di poco più di 6 mila euro all’anno, 468,11 euro al mese per tredici mensilità. Può essere richiesto dagli over 67, anche marito e moglie a patto che rispettino le condizioni reddituali. Hanno diritto alla prestazione nella misura piena coloro che non sono coniugati e hanno reddito zero e chi è coniugato ma ha reddito inferiore al totale annuo dell’assegno.
L’assegno verrà erogato in maniera ridotta ai non coniugati con reddito inferiore al totale annuo e ai coniugati con reddito compreso tra l’ammontare annuo e il doppio dell’importo annuo dell’assegno. Concorrono al reddito personale tutte le somme percepite dal richiedente. Può risultare più difficile calcolare il reddito coniugale dovendo sommare i redditi di marito e moglie.
I coniugi possono richiedere l’assegno sociale a condizione che abbiano un reddito coniugale inferiore all’importo dell’assegno sociale stesso. Non concorre alla formazione del reddito l’assegno che si percepirà mentre concorre al calcolo l’assegno sociale percepito dal coniuge.
Il tetto massimo è di 6.085,43 euro per il reddito personale e di 12.170,85 euro per il reddito coniugale. Rimanendo al di sotto di tali cifre sia il marito che la moglie possono ottenere l’assegno sociale anche contemporaneamente ricordando che l’assegno del coniuge rientra tra i fattori determinanti nel calcolo del reddito.
Per l’erogazione della prestazione si considerano i redditi assoggettabili all’IRPEF al netto dell’imposizione fiscale e contributiva, il redditi soggetti a trattenuta alla fonte a titolo d’imposta, i redditi esenti da imposta, i redditi soggetti a imposta sostitutiva, le pensioni di guerra, i redditi di terreni e fabbricati, le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni dirette erogate da Stati esteri, le pensioni e gli assegni per invalidi civili, ciechi civili e sordi e gli assegni alimentari.
Non concorrono al reddito, invece, il Trattamento di Fine Rapporto, il reddito della casa di abitazione, le indennità di accompagnamento, l’assegno vitalizio per gli ex combattenti di guerra e le competenze arretrate soggette a tassazione separata.
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