Novità interessanti per i professori più ambiziosi e che intendono perfezionarsi per guadagnare di più. Dal testo del decreto Aiuti bis ecco il meccanismo per diventare ‘docente esperto’ e godere di un bonus mensile fisso, da sommare allo stipendio.
Migliorare il livello dell’insegnamento in Italia, premiando i professori più meritevoli e preparati.
È questo l’obiettivo che emerge tra le misure di cui si trova traccia nel testo del decreto Aiuti bis, che ha in queste ore ricevuto l’ok del Consiglio dei Ministri. Un meccanismo che prevede un premio nello stipendio per l’insegnante che si dimostra più competente dei colleghi, un po’ come accade per le borse di studio all’università.
E’ proprio così: il docente che, al termine di uno specifico iter formativo, guadagnerà la qualifica di ‘docente esperto’, potrà contare su una sorta di bonus sulla retribuzione. Ma attenzione: non un bonus una tantum come per il caso del bonus 200 euro, ma un vero e proprio aumento dello stipendio, costante nel corso del tempo.
Vediamo allora le principali caratteristiche che emergono da quanto previsto nel decreto Aiuti bis sul cd. ‘docente esperto’.
Il problema della qualità dell’istruzione in Italia è un problema molto sentito, alla luce di dati ufficiali che ci indicano che i giovanissimi alunni delle scuole sono sempre meno preparati e formati. Non pochi hanno gravi difficoltà in italiano e gli studenti del nostro paese si collocano agli ultimi posti in Europa per competenze scolastiche.
Ecco perché la scelta di istituire la figura del ‘docente esperto‘ ha certamente un fondamento. L’incentivo è mirato ai professori che, per questa via, potranno ulteriormente formarsi e ricevere uno stipendio più alto. Conseguentemente, gli alunni – o almeno quelli desiderosi di imparare – saranno ‘agevolati’ nel percorso di apprendimento, grazie a docenti la cui elevata preparazione è stata certificata. Di ciò ne beneficerà l’intero sistema scolastico del paese.
In verità la portata della novità non è meramente interna: il cd. ‘docente esperto’ è infatti frutto delle indicazioni date dalla Commissione UE. Non bisogna dimenticare che proprio quest’ultima a suo tempo aveva sollecitato il nostro paese a mettere in atto un ulteriore rafforzamento della formazione per assicurare una migliore istruzione.
L’impegno per la formazione prevede, come accennato, un premio per il professore: si potrà guadagnare di più grazie alle nuove norme attuative del PNRR. Ma prima, appunto, occorre diventare ‘docente esperto’.
Facciamo chiarezza sul percorso per diventare docente esperto, il quale se completato prevede un bonus fisso sullo stipendio pari a circa 400 euro mensili, per un totale di 5.650 euro annui. Certamente non si tratterà di soldi regalati, anche perché è in gioco un evidente aumento significativo della retribuzione del professore.
Il docente esperto diventa tale se supera non uno, ma ben tre iter formativi triennali consecutivi. Se riuscirà nell’intento, conseguirà il diritto ad incassare un ‘assegno annuale ad personam’ corrispondente appunto a 5.650 euro, che andrà ad addizionarsi allo stipendio mensilmente previsto.
Ecco allora un altro modo per guadagnare un po’ di più nell’ambito dell’insegnamento, oltre al noto meccanismo degli scatti di anzianità. Arriva la meritocrazia anche per i professori più colti, preparati e competenti, grazie ad un riconoscimento economico ad hoc per la propria formazione professionale.
Un po’ più nel dettaglio, secondo quanto emerge dal decreto Aiuti bis il nuovo meccanismo premiale sarà lanciato dall’anno scolastico 2023-2024, con i citati percorsi di formazione triennale. L’iter complessivo è molto lungo poiché si tratta infatti di 3 corsi consecutivi della durata totale di 9 anni. Se il professore completerà tutto l’iter, il bonus fisso sarà poi stabilito a livello formale in sede di contrattazione collettiva nazionale. Sul punto però sono già di orientamento le cifre che abbiamo riportato poco sopra.
Ricordiamo infine queste informazioni sul percorso per diventare docente esperto e su cosa succede dopo:
Occhio però ad alcuni limiti al meccanismo, in quanto pur essendo l’iter potenzialmente aperto a tutti, potranno di fatto conseguire la qualifica di docente esperto fino a 8mila professori, per ciascuno degli anni 2032/33, 2033/34, 2034/35 e 2035/36. Non solo: il docente che è diventato esperto, al fine di poter approfittare del bonus mensile di cui sopra, dovrà comunque restare nel mondo dell’insegnamento per almeno il triennio successivo all’ottenimento della qualifica.
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