Mettiamo sotto la lente di ingrandimento l’aumento delle pensioni per capire a quanto ammonterà e se influirà anche sulla tredicesima.
Con il Decreto Aiuti Bis si anticipa la rivalutazione delle pensioni e il conguaglio. Come si traducono in cifre gli interventi del Governo?
Per combattere l’inflazione e aiutare i cittadini, l’esecutivo ha approvato il Decreto Aiuti Bis. Con 17 miliardi di euro si tenta di risollevare le famiglie e le imprese in un periodo di rincari e di forte pressione psicologica. Tra le novità più importanti citiamo gli annunciati interventi per aumentare stipendi e pensioni in modo tale da adeguarle al costo della vita attuale. In un solo anno l’inflazione è passata dall’1,9% all’8,9% facendo impennare le spese degli italiani. Per consentire ai pensionati di non perdere il potere d’acquisto con il DL Aiuti si è deciso di anticipare la rivalutazioni delle pensioni che solitamente avviene ad inizio anno stanziando 2,4 miliardi di euro. Una parte della quota di perequazione si otterrà, dunque, tra ottobre e dicembre 2022.
In solo sei mesi l’inflazione è cresciuta del 5,4% ma un tasso di rivalutazione così alto sarebbe stato troppo come anticipo in base alla disponibilità delle risorse dello Stato. Il Decreto ha, dunque, fissato la perequazione al 2%. Questa la percentuale dell’aumento dell’importo dell’assegno pensionistico da ottobre a dicembre rispetto a quello del mese di settembre.
Tradotto in numeri, il 2% di una pensione di 500 euro corrisponde ad un aumento di 10 euro ossia 30 euro per tre mesi. Per un assegno di 952 euro l’aumento sarà di 19 euro mentre arrivando a 1.000 euro si stimano 22 euro circa lordi. La rivalutazione, sarà, poi, dell’1,8% per le pensioni tra quattro e cinque volte l’assegno minimo e dell’1,5% per gli importi superiori a 5 volte l’assegno minimo. In generale, l’aumento massimo sarà di circa 50 euro per chi percepisce 35 mila euro all’anno.
Le cifre precedentemente citate saranno, in realtà, poco più alte dato che il Governo ha deciso di anticipare anche il conguaglio delle pensioni. La percentuale è dello 0,2% calcolata dalla differenza tra le previsioni dell’inflazione all’1,7 per il 2022 e il tasso effettivamente raggiunto, ossia l’1,9%.
Il conguaglio di solito viene effettuato ad inizio anno ma il DL Aiuti Bis lo ha anticipato ad ottobre. I pensionati, dunque, riceveranno una tantum ilo 0,2% dell’importo percepito nel 2022. Se, ad esempio, un pensionato percepisce 800 euro al mese per 13 mensilità per un totale di 10.400 euro all’anno la somma erogata sarà di 20,80 euro.
L’aumento sulla pensione si ripercuoterà sulla tredicesima pro quota dato che dovrà comprendere la cifre aggiuntiva erogata sul cedolino di ottobre, novembre e dicembre. Poniamo il caso di una pensione di 500 euro che prevede, dunque, un aumento di 10 euro. La tredicesima sarà conteggiata per 9 mesi su 500 euro e per tre mesi su 510 euro più il conguaglio dello 0,2%. In generale, si noterà un aumento dello 0,70%.
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