È consentito rinnovare il Reddito di Cittadinanza? In che modo? Quali documenti servono per effettuare l’operazione?
Il Reddito di Cittadinanza ha una validità massima di 18 mesi, trascorsi i quali bisogna provvedere al rinnovo, se non si vuole perdere il beneficio.
Scopriamo, dunque, in che modo si può effettuare il rinnovo della prestazione economica. In realtà, la procedura predisposta dalla legge è molto semplice; tuttavia, per evitare errori, ci si può anche rivolgere a professionisti (Caf o Patronato).
Per la proroga, è necessario essere in possesso dei documenti presentati la prima volta, al momento della richiesta del Reddito di Cittadinanza. La legge, inoltre, non pone limiti alla quantità di rinnovi che, dunque, possono essere molteplici.
Il modulo della domanda di proroga è sempre lo stesso ed è possibile scaricarlo dal sito ufficiale dell’INPS.
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Innanzitutto, per procedere al rinnovo del Reddito di Cittadinanza, bisogna possedere i dati anagrafici di tutti i componenti del nucleo familiare e la documentazione relativa alla situazione economica. A tal fine, è richiesto l’ISEE riferito al 2022.
La disciplina normativa non prevede una particolare procedura per la proroga del beneficio. Essenzialmente, infatti, le operazioni necessarie sono le stesse compiute per la prima richiesta del Reddito di Cittadinanza. Insomma, una volta che è intervenuta la scadenza, è come se bisognasse fare daccapo la domanda.
Spetta, infatti, solo all’INPS, una volta ricevuta l’istanza, esaminarla e distinguere i casi di prima richiesta dai casi di rinnovo. L’Istituto, solitamente, rende noto l’esito delle domande analizzate, entro un limite di tempo.
È utile sottolineare, poi, che, a differenza del Reddito di Cittadinanza, la cd. Pensione di Cittadinanza (riconosciuta solo a determinati soggetti) non necessita di riconferma. Essa, infatti, non scade mai, salvo l’ipotesi in cui il beneficiario non perda i requisiti per usufruirne.
L’erogazione dell’agevolazione economica spetta per 18 mesi, oltre i quali il diritto decade automaticamente. Al termine del periodo di validità, tuttavia, è possibile chiedere il rinnovo. La legge, inoltre, non pone limitazioni riguardo al numero dei rinnovi; si possono, infatti, richiedere sempre, ovviamente fino a quando si possiedono i requisiti e la legge lo consente.
L’istanza di rinnovo del Reddito di cittadinanza si presenta a partire dal mese successivo a quello dell’ultima erogazione. Tra la data di scadenza dell’agevolazione e quella della sua proroga, infatti, devono passare almeno 30 giorni; per tale motivo, inevitabilmente, si perderà una mensilità.
Per ovviare a questo inconveniente, è consigliabile provvedere in fretta all’inoltro della domanda di rinnovo, alla fine del periodo di versamento.
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Sia il Decreto istitutivo del Reddito di Cittadinanza, il n.4 del 2019, sia le leggi successive prevedono, esplicitamente, che non ci sono limiti per quanto riguarda il numero dei rinnovi effettuabili.
Tuttavia, delle modifiche a questa previsione potrebbero esserci successivamente alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. La misura, infatti, non è ben vista da tutti i partiti. Ad esempio, il Movimento 5 Stelle (e la Sinistra, in generale) è favorevole al mantenimento e al rafforzamento del beneficio e ne sottolinea i vantaggi.
La coalizione di Centro- Destra, al contrario, ha da sempre criticato l’introduzione del Reddito di Cittadinanza; per questo motivo, è verosimile che, in caso di vittoria, potrebbero essere previste delle nuove regole e, magari, limitazioni all’acceso e all’erogazione dell’agevolazione economica.
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