Le persone con disabilità in età lavorativa hanno la possibilità di iscriversi alle liste di collocamento mirato.
L’inserimento lavorativo dei disabili è regolamentata in Italia dalla legge n.68 del 23 marzo 1999: l’art. 1 individua le categorie che possono iscriversi a queste liste speciali.
È necessario però aver compiuto 16 anni, essere disoccupati (o si trovino in situazioni occupazionali compatibili con il mantenimento dello stato di disoccupazione) e non aver raggiunto l’età pensionabile:
Le liste delle cosiddette ‘categorie protette’ sono pubbliche. La graduatoria è unica e raggruppa tutte le disabilità. L’iscrizione alle liste speciali è uno dei requisiti per l’inserimento lavorativo.
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, per cortesia vorrei sapere come accedere alle liste di collocamento. La domanda riguarda mio figlio disabile psichico. Grazie e cordiali saluti.”
Per iscriversi alle liste di collocamento mirato, è necessario rivolgersi ai centri per l’impiego della provincia di residenza. Bisogna essere in possesso della seguente documentazione (oltre a documento d’identità e codice fiscale):
Il comitato tecnico, che è composto da funzionari ed esperti del settore medico-legale, opera presso i servizi per il collocamento mirato. Per ogni persona con disabilità questo comitato indicherà capacità lavorative, inclinazioni abilità e competenze, analizzando anche i posti da assegnare. In questo modo favoriscono l’incontro tra domanda e offerta.
Gli invalidi con percentuale di invalidità pari al 100% hanno diritto di iscrizione nelle liste di collocamento mirato nel caso in cui la valutazione della capacità lavorativa abbia avuto esito positivo.
I criteri per formare la graduatoria sono:
La Regioni possono individuare altri elementi in base alle esigenze territoriali.
I datori di lavoro privati, così come quelli pubblici, sono tenuti ad assumere persone disabili nelle seguenti misure:
Con l’entrata in vigore della legge 151/2015, è stato stabilito che i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici possono effettuare anche tutte le assunzioni con chiamata nominativa, oppure tramite convenzioni. Questa chiamata personale può anche essere preceduta da una preselezione delle persone iscritte alla lista, in base alle esigenze e alle modalità concordate con il datore di lavoro. Inoltre, in caso di mancata assunzione entro 60 giorni dal momento in cui insorge l’obbligo per l’azienda di assumere, gli uffici competenti dovranno avviare i lavoratori, seguendo l’ordine di graduatoria per la qualifica richiesta.
Le persone con disabilità possono partecipare a qualsiasi concorso pubblico. L’unica certificazione medica che può essere richiesta è quella riguardante l’idoneità allo svolgimento delle mansioni di quel determinato posto; oppure della compatibilità delle residue capacità lavorative con i compiti che si andranno a svolgere. Non è necessario essere iscritti alle liste speciali per partecipare al concorso; ma l’iscrizione serve al momento della firma del contratto.
In merito al quesito della lettrice, è necessario innanzitutto che il figlio con disabilità soddisfi i requisiti richiesti per l’iscrizione alle lista di collocamento mirato. Con la documentazione necessaria deve quindi presentarsi in un centro per l’impiego.
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