Il conto deposito è uno strumento di risparmio che consentirà di proteggere i propri soldi dall’inflazione mentre si ottengono rendimenti.
Scopriamo quali sono i conti deposito che consentono un risparmio aggiuntivo non chiedendo il pagamento dell’imposta di bollo.
L’inflazione sta divorando il potere d’acquisto del denaro dei contribuenti. Di conseguenza, i piccoli risparmiatori decidono di trovare strade alternative al conto corrente per impedire che i risparmi risultino inutili. Oltre ai Buoni Fruttiferi Postali, tanti contribuenti scelgono di aprire un conto deposito. Parliamo di uno strumento utile per versare i soldi, proteggerli e vederli crescere nel tempo. Si tratta di un investimento privo si rischi di perdita del capitale e, per questo motivo, gli interessi applicati non sono alti ma comunque soddisfacenti per chi vuole proteggere il denaro piuttosto che rischiare di perderlo per ottenere guadagni maggiori.
Versare una somma sul conto deposito significa lasciarla maturare per un determinato periodo di tempo – vincolato oppure no – in modo tale da recuperare capitale più interessi al termine del contratto. Nello specifico, al momento della riscossione, il titolare riceverà la quota capitale più la somma maturata detratta dell’aliquota fiscale e dell’imposta di bollo. Se si riuscisse a non pagare l’imposta si potrebbe ottenere un rendimento maggiore. Un’opportunità interessante ma è realistica?
L’imposta di bollo si paga sul bene posseduto o meglio sulle somme depositate sul conto deposito in modo proporzionale. Corrisponde allo 0,2% dell’importo versato e viene calcolata annualmente. Alcune banche eliminano questa imposta applicando, però, un tasso di interesse inferiore per ridurre la differenza di guadagno. In pratica, per il cliente poco cambierebbe tra un conto con interesse maggiore e imposta di bollo da corrispondere e un conto senza imposta ma con tasso inferiore. Più vantaggioso, invece, un altro caso.
Per poter risparmiare realmente ed ottenere un vantaggio dall’assenza del pagamento dell’imposta di bollo occorrerà cercare le offerte della banche. Alcuni istituti, infatti, scelgono di attirare cliente garantendo l’azzeramento dell’imposta per un determinato periodo di tempo – 12 mesi, 18 mesi o 24 solitamente – senza abbassare gli interessi.
Tra le migliori proposte attualmente attive citiamo Conto Progetto di Banca Progetto con tasso lordo dell’1,75% fino al 31 dicembre 2022 e dell’1,50% per il 2023. L’imposta di bollo sarà a carico della banca per tutto l’anno nuovo. In più, Conto Progetto non richiede di vincolare le somme versate. Possono essere riprese in ogni momento a condizione che si dia un preavviso di 32 giorni. Da valutare, poi, Esagon con il rendimento del 2% lordo e l’azzeramento dell’imposta di bollo per tutta la durata del contratto. Unica pecca da considerare il vincolo delle somme. Non sarà possibile prelevare denaro per il tempo stabilito.
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