Alcune monete potrebbero valere anche 40 mila euro, una somma davvero strabiliante. Ecco quali sono i dettagli a cui fare attenzione.
Delle volte, per vari difetti o particolarità, alcune monete che possediamo diventano delle vere e proprie miniere di tesori. E lasciarsi scappare una simile occasione è davvero un peccato se non si presta la giusta attenzione!
Spesso e volentieri diamo poco valore alle monete che mettiamo in tasca, un atteggiamento, questo, dettato dalla assoluta inesperienza. Infatti, esistono delle monete rare che forse non ci colpiscono immediatamente, ma che in realtà sono davvero preziose. Quante volte si legge di persone che sono riuscite a fare una fortuna grazie a delle monete sparse un po’ per casa? Certo, nella maggior parte dei casi si parla di monete vecchie, ma anche l’attuale euro ha il suo perché.
E questo lo sanno bene gli esperti, anzi gli appassionati che farebbero di tutto pur di avere tra la loro collezione una determinata e specifica moneta. In tal caso, stiamo parlando della moneta da 1 euro la quale fa parte di una edizione particolare. La stessa potrebbe far guadagnare al suo possessore la bellezza di ben 40 mila euro tondi tondi. Ovviamente, come in molte situazioni, è importante venderla al migliore offerente.
Ma prima di procedere con la chicca di questi giorni, segnaliamo altre curiosità riguardanti il mondo delle monete. La prima riguarda alcuni centesimi i quali possono valere anche più di 6.000 euro. Oppure, un altro curioso caso è quello delle 5 lire le quali, proprio come le nostre monete di 1 euro rare, possono valere 40mila euro. Ebbene, detto questo, possiamo continuare col nostro discorso.
Come detto prima, se si sta bene attenti è possibile notare una particolarità sulla moneta di 1 euro. L’edizione particolare di cui fa parte, e che abbiamo citato prima, è quella inerente ai Fior di Conio, ovvero quelle senza segni di usura. Infatti, per chi non lo sapesse, con tale espressione si fa riferimento alle monete praticamente immacolate. E, quindi, prive di graffi oppure macchie. Anche la ruggine, causata dal passar del tempo, potrebbe compromettere una moneta e non renderla più di valore.
Potrebbe sembrare un controsenso, ma le monete che fanno guadagnare di più sono proprio quelle che riportano dei dettagli di rilievo. Stesso discorso vale anche per i possibili errori che sono stati raffigurati durante tutto il processo di coniazione.
Prendendo in considerazione la monete di 1 euro, dunque, se alla sua sinistra non è riportata la lettera R, allora il valore potrebbe aumentare di un bel po’. Invece, se c’è la S sul bordo dorato, sicuramente si potrebbe arrivare a ben 20mila euro. Infine, se sempre nella solita moneta mancano le stelle poste alla sinistra dell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, in tal caso il valore scenderebbe a 12mila euro.
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