L’accompagnamento è una misura economica che spetta alle persone che nono sono in grado di camminare e svolgere gli atti di vita quotidiana.
Per ottenerlo serve un documento importantissimo che può essere richiesto sia al proprio medico sia a un altro medico, se la persona è ricoverata in una struttura.
Questo documento non è altro che il certificato medico che attesta la patologia e l’invalidità di cui la persona soffre. In seguito, deve essere inviato all’INPS e poi si deve aspettare di essere chiamati alla visita davanti alla commissione medica dell’ASL di appartenenza.
Ma nello specifico a chi spetta l’accompagnamento? È una misura economica erogata dall’INPS e destinata alle persone invalide totali (100%) con problemi di deambulazione e che necessitano dell’aiuto di un accompagnatore. Ma è destinata anche a quelle persone che, a causa di minorazioni fisiche o psichiche, non riescono a compiere i normali atti della vita quotidiana, come lavarsi, vestirsi o mangiare.
Insomma, la persona affinché possa ottenere l’accompagnamento deve “risultare” non autosufficiente. Quindi non basta l’invalidità totale per beneficiare di questa indennità. Inoltre, è importante avere la residenza in Italia e non essere ricoverati in strutture a pagamento con la retta a carico dello Stato oppure di enti pubblici.
Quest’anno l’importo dell’assegno per gli invalidi civili è di 525,17 euro al mese per 12 mensilità. Per i ciechi assoluti, invece, l’importo è pari a 946,80 euro al mese per 12 mesi. Tale misura, inoltre, viene erogata a prescindere dal reddito e dall’età anagrafica.
L’accompagnamento può essere ritirato, come sempre, presso gli uffici postali seguendo un calendario simile a quello delle pensioni. Ossia, in base alla lettera del proprio cognome e a dei giorni prestabiliti. Quindi, anche se è solo una bozza, perché può essere soggetto ancora a variazioni, ecco il calendario dei pagamenti:
Inoltre, l’accompagnamento può essere anche accredito su conti correnti postali e bancari, sul conto Banco Posta, sui libretti postali o su Poste Pay Evolution sempre a partire dal 1° settembre.
Per rispondere alla domanda del titolo, ovvero se sarà erogato anche un’altra tranche del bonus 200 euro, bisogna dire che la risposta è negativa. Infatti, la misura che, come ricordiamo è un sostegno erogato a luglio a pensionati, dipendenti e titolari di prestazioni assistenziali, non è stata riconfermata nel decreto Aiuti bis. Al suo posto sono previsti aumenti degli stipendi e l’anticipo della rivalutazione delle pensioni.
Però la rivalutazione delle pensioni non è prevista né per le pensioni di invalidità civile né per le prestazioni di accompagnamento. Ma neanche per chi riceve un assegno superiore a 2.692 euro lordi al mese. Questi con tutta probabilità dovranno attendere gennaio 2023 per vedersi aumentato l’assegno in base all’inflazione dell’anno precedente che a oggi è dell’8%.
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