L’importo della pensione di reversibilità è pari a una percentuale di quanto percepito dal pensionato deceduto.
Questo trattamento pensionistico è riconosciuto, in quanto considerati ‘superstiti’. Analizziamo nel dettaglio chi sono i beneficiari.
Ecco l’elenco dei superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilità:
In mancanza del coniuge o dei figli, la pensione di reversibilità passa ai genitori del pensionato deceduto, che al momento della sua morte abbiano compiuto 65 anni, non siano titolari di pensione e risultino a suo carico. In assenza del coniuge, dei figli o del genitore, il trattamento pensionistico è riconosciuto ai fratelli celibi e alle sorelle nubili nel caso in cui siano inabili al lavoro, non percepiscano altra pensione e siano a carico del lavoratore deceduto.
L’importo della reversibilità viene decurtato nel caso in cui il reddito del superstite superi la soglia stabilita annualmente dall’Inps.
Una lettrice ha inviato il seguente quesito: “Buongiorno, io prendo la pensione di reversibilità di mio marito deceduto un anno e sette mesi fa. Doveva essere il 60 percento della pensione di mio marito (1200) però a me danno solo trecento euro. Come mai? La ringrazio.”
La pensione di reversibilità spetta nelle seguenti misure:
Nel caso abbiano diritto alla reversibilità soltanto i figli, i genitori o i fratelli, le aliquote sono le seguenti:
L’importo della reversibilità è cumulabile con i redditi del beneficiario, ma viene ridotto del 25% se il reddito del beneficiario è superiore di 3 volte rispetto al trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori; 40% se il reddito è superiore di 4 volte; 50% se il reddito è superiore di 5 volte.
Per il 2022 non c’è nessuna riduzione per un reddito del beneficiario fino a 20.489,82 euro. L’importo è decurtato del 25% per un reddito da 20.489,82 fino a 27.319,76 euro; del 40% da 27.319,76 a 34.149,70 euro; del 50% da 34.149,70 in su.
In risposta al quesito della lettrice, l’importo della pensione di reversibilità è stato probabilmente ridotto in quanto il suo reddito risulta superiore rispetto ai limiti stabiliti dall’Istituto. In caso di dubbi consigliamo di rivolgersi a un patronato o altro ente per una verifica.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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