L’importo della ricarica dell’RdC può essere differente ogni mese. Da cosa dipende questa variazione costante dell’erogazione?
Sale e scende come su un’altalena o una molla, l’importo del Reddito di Cittadinanza non è fisso ma variabile a causa di alcuni fattori.
Il Reddito di Cittadinanza è una misura di sostegno al reddito per i cittadini che si trovano in difficoltà economiche. La somma spettante viene erogata mensilmente su una card fornita al percettore nel momento in cui l’INPS accetta la domanda di accesso alla prestazione. Le date di versamento sono, generalmente, due ossia il 15 del mese e il giorno 27. Poi ci sono le giornata di pagamento extra come per l’erogazione del Bonus 200 euro o dell’Assegno Unico. L’importo dell’RdC dipende da due variabili principali ossia l’ISEE del richiedente e la composizione del nucleo familiare.
Una quota è associata, dunque, all’integrazione del reddito familiare fino ad un massimo di 6 mila euro moltiplicati per la scala di equivalenza. Una seconda parte, invece, è destinata solamente ai percettori che pagano l’affitto o le rate del mutuo. L’integrazione viene calcolata tenendo conto del limite massimo di 3.360 euro all’anno di canone di locazione (280 euro al mese) e di 1.800 euro per il mutuo (150 euro al mese).
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale calcola l’importo dell’RdC da versare mensilmente al percettore. Il risultato è determinato dalla dichiarazione ISEE e dalle informazioni sui trattamenti erogati ai beneficiari della prestazione. Nel caso in cui i dati dovessero cambiare, l’importo dell’RdC verrebbe rideterminato.
Può succedere, ad esempio, in seguito alla perdita dell’occupazione o di eventi avversi. In questo caso la ricarica sarebbe più cospicua ma solo presentando l’ISEE corrente ossia il documento che attesta i redditi dell’ultimo anno e non quelli di due anni indietro rispetto la presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza. L’aggiornamento permetterà all’INPS di effettuare un nuovo calcolo e di versare al cittadino quanto spettante in base alle nuove condizioni.
Se i redditi aumentano pur restando nei limiti stabiliti per l’accesso alla prestazione, il nuovo calcolo comporterà una diminuzione dell’importo dell’RdC. Stessa cosa in seguito alla comunicazione Unilav inviata dal datore di lavoro qualora il percettore risulti impiegato per un breve periodo. Continuando a rispettare i requisiti non si perde il diritto alla misura ma la somma percepita diminuirà.
Infine, l’importo può diventare più basso con il calcolo e la decurtazione dei trattamenti assistenziali o di eventuali Bonus erogati da Enti o dal Comune di residenza.
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