Il bonus ai lavoratori fragili di cui all’art. 1, comma 969, della legge n. 234 del 2021 consiste in una indennità una tantum avente specifiche caratteristiche.
Nella circolare n. 96 del 5 agosto dell’Inps sono contenute varie istruzioni contabili e fiscali di rilievo.
Tra le tante indennità, agevolazioni e bonus 2022 non bisogna dimenticare l’indennità una tantum, ovvero assegnata una sola volta, a favore dei lavoratori fragili.
Si tratta di un bonus del valore di mille euro, di cui si trovano indicazioni molto utili nella circolare dell’istituto di previdenza n. 96 dello scorso 5 agosto.
Infatti in questo provvedimento Inps si trovano tutte le istruzioni per conseguire il bonus 1.000 euro lavoratori fragili, con riferimento in particolare ai requisiti e modalità per fare domanda per la somma in oggetto. Vediamo dunque di seguito come fare per ottenere il citato importo per il 2022. I dettagli.
Come accennato, grazie alla circolare n. 96 del 5 agosto scorso l’Inps ha dato istruzioni sui requisiti e sulle modalità di presentazione della richiesta di indennità una tantum per i lavoratori fragili. Nel testo del provvedimento dell’istituto si trova scritto che la domanda per il bonus deve essere effettuata nel termine del 30 novembre 2022.
Interessante è notare che il bonus è versato in via diretta dall’istituto di previdenza sociale, ma nel limite di spesa totale pari a 5 milioni di euro per l’anno 2022.
Per quanto riguarda coloro che possono percepire il bonus lavoratori fragili, la circolare fa piena chiarezza indicando che si tratta dei:
Facendo qualche rapido esempio sui possibili lavoratori indennizzabili, ci riferiamo a quelli del settore industria, ovvero operai, ma anche impiegati del settore terziario e servizi. Si tratta anche degli agricoltori e dei lavoratori marittimi, per citare qualche altro caso pratico. Sono comunque soggetti accomunati da una qualche forma di disabilità, come ora vedremo un po’ più nel dettaglio.
Il lavoratore fragile che intende avvalersi del bonus 1.000 euro una tantum in oggetto deve peraltro possedere alcuni requisiti tassativi. Anzitutto, come accennato sopra, deve essere stato lo scorso anno un lavoratore subordinato del settore privato e con diritto, nello stesso lasso di tempo, alla tutela previdenziale della malattia Inps.
Soprattutto l’interessato deve aver presentato nel corso dello scorso anno uno o più certificati di malattia così come previsti dalla legge. Il quadro è quello di un lavoratore già in possesso del riconoscimento dello stato di disabilità di tipo grave (art. 3, comma 3 della nota legge 104) o di certificazione emessa da organi medico-legali, che acclari una oggettiva condizione di rischio legata ad uno stato di immunodepressione o ad effetti di patologie oncologiche o, ancora, allo svolgimento di terapie salvavita per queste problematiche sanitarie.
Inoltre, al fine dell’erogazione dell’indennità una tantum, lo scorso anno il lavoratore fragile deve aver raggiunto il periodo massimo oggetto di indennizzo per malattia, in riferimento alle regole sul punto valevoli per il rapporto di lavoro in essere e per cui viene fatta la domanda del bonus 1.000 euro.
Ma altro requisito chiave è rappresentato dall’assenza dello svolgimento della prestazione di lavoro in modalità smart working, nel corso del 2021. Ci riferiamo in particolare a quei periodi in cui il richiedente il bonus ha presentato certificati di malattia.
Le regole vigenti indicano poi che, in sede di presentazione della domanda bonus 1.000 euro lavoratori fragili, il dipendente del settore privato è tenuto a dichiarare le informazioni e i requisiti di cui sopra con autocertificazione.
Inoltre, ribadiamo che la domanda per il bonus 1.000 lavoratori fragili deve essere fatta entro e non oltre il 30 novembre di quest’anno. Si tratta di un modello di domanda già attivo nella piattaforma web dell’istituto e, secondo regole ormai comuni, l’interessato può presentare la propria richiesta soltanto in modalità digitale. I canali di riferimento sono quindi quelli che seguono:
• portale web Inps al sito www.inps.it, attraverso il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Bonus lavoratori fragili – Indennità una tantum”. Sono però necessarie le credenziali SPID di almeno II livello, o la Carta di identità elettronica (CIE) o ancora la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
Infine, nella circolare sopra richiamata dell’Inps, si ricorda altresì che il bonus 1.000 euro ai lavoratori fragili è comunque compatibile con altre indennità o prestazioni erogate dallo stesso istituto di previdenza sociale.
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