Non versare i contributi INPS obbligatori significa incorrere in sanzioni. Scopriamo come ridurre l’importo da corrispondere in caso di inadempienza.
I contribuenti possono pagare una sanzione ridotta in caso di ritardo o mancato versamento dei contributi.
Datori di lavoro e lavoratori hanno un obbligo contributivo da rispettare. In caso di inadempienza, l’INPS farà scattare delle sanzioni con tassi di interesse in aumento secondo quanto indicato nella Circolare numero 28 del 29 agosto 2022. Fortunatamente esiste un modo per pagare una sanzione ridotta pur essendo un contribuente moroso. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, dunque, consente ai cittadini di chiedere una riduzione dell’importo da versare in caso di ritardo o mancato versamento dei contributi. Scopriamo se questa opportunità vale per tutti i lavoratori e datori di lavoro e come avanzare richiesta di sanzione ridotta.
La sanzione ridotta è concessa dall’INPS ai contribuenti che non hanno corrisposto quanto dovuto per una serie di motivazioni ammesse. Parliamo di oggettive incertezze dovute a contrastanti orientamenti amministrativi e legislativi sull’obbligo contributivo ossia alla presenza di interpretazioni differenti della Legge. Un altro motivo è la crisi, la riconversione o la ristrutturazione aziendale di rilevanza sociale ed economica in riferimento alla situazione occupazionale locale e produttiva del settore.
Aggiungiamo, poi, eventi eccezionali come le calamità naturali o le emergenze di carattere sanitario e le procedure concorsuali di enti non economici o di enti, fondazioni e associazioni senza fine di lucro.
Le aziende in crisi possono contare sulla riduzione della sanzioni per un anno oppure di due anni in caso di crisi, ristrutturazione o riconversione. L’INPS concede l’agevolazione in seguito alla valutazione del comportamento pregresso fino alla misura degli interessi legali attivi al momento della presentazione della domanda e fino alla misura degli interessi legali attivi con maggiorazione del 50%.
Le aziende sottoposte a procedure concorsuali, invece, possono contare su sanzioni ridotte in caso di omissione nella misura del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema e in caso di evasione nella misura del tasso aumentato di due punti. Per gli enti pubblici, invece, le sanzioni sono calcolate tenendo conto del tasso degli interessi legali se i proventi derivano prevalentemente da finanziamenti pubblici. Negli altri casi le sanzioni subiranno un aumento del 50%.
La domanda di sanzioni ridotte per il mancato o ritardato versamento dei contributi INPS dovrà essere inoltrata telematicamente entro i termini previsti per la prescrizione della contribuzione mancante. La piattaforma di riferimento è quella dell’INPS. All’interno si trova una sezione dedicata da utilizzare per la procedura online. In alternativa, il contribuente potrà recarsi personalmente presso una sede INPS allo sportello che si occupa della gestione della posizione contributiva del cittadino.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…