Può un Vaccino Antinfluenzale proteggere anche contro malattie per cui non è stato concepito? Secondo uno studio, sì.
L’interesse verso i benefici – o meno – dei vaccini sta aumentando e i Ricercatori stanno ottenendo interessanti informazioni. Ecco cosa rivela un recente studio-osservazione.
È di recentissima pubblicazione uno studio molto interessante che esamina gli effetti del vaccino antinfluenzale. Oltre a quelli per cui è stato ideato, ovvero proteggere dall’influenza.
Al momento non esiste obbligo di vaccinarsi contro l’influenza, ma la terapia è molto raccomandata, a tutti i soggetti. Persino alle donne in gravidanza, ai bambini piccoli e alle persone di tutte le età. Fatte salve le singole eccezioni, naturalmente.
Sicuramente proteggersi dall’influenza può essere utile in alcuni frangenti, come un’età avanzata o una sindrome che causa bassa immunità. Ma gli scienziati sono andati “oltre” e si sono posti una domanda: può un vaccino antinfluenzale proteggere anche da altre malattie? Ecco cosa è stato osservato.
Accostare un vaccino contro l’influenza ad un evento grave come l’ictus può apparire strano. Non è chiaro come mai gli studiosi abbiano intravisto una correlazione tra queste due cose, ma di sicuro hanno indagato e qualcosa ne è uscito fuori.
In una recente pubblicazione comparsa sulla rivista scientifica Neurology troviamo i risultati di uno studio-osservazione. L’autore di questo studio è Francisco J. de Abajo, MD, MPH, Ph. D., dell’Università di Alcalá di Madrid, in Spagna. Secondo le sue conclusioni potrebbe esserci una “causa effetto” tra la vaccinazione influenzale e un minor rischio di avere un Ictus ischemico.
Come sappiamo l’Ictus è una delle problematiche di salute più rilevanti al mondo. Colpisce ogni anno milioni di persone e arreca danni importanti, invalidità e anche la morte. Dunque, è una malattia sociale molto costosa. Anche perché chi guarisce spesso manifesta danni irreparabili e attorno al soggetto devono scattare tutele, cure e assistenza di vario tipo.
Lo staff di Abajo ha esaminato i dati prelevati da un database che mostravano le statistiche delle persone vaccinate e non. Sono stati presi in considerazione gli eventi di Ictus e i soggetti che invece non l’avevano mai avuto. Gli esperti hanno aggiustato i parametri tenendo conto del fatto che gli anziani (quindi a più rischio) erano tra quelli vaccinati.
Unendo tutti i dati, sembra che dopo la vaccinazione antinfluenzale i soggetti abbiamo “ottenuto” anche un 12% di rischio minore di avere un Ictus. Gli stessi dati sono stati confrontanti anche con un altro tipo di vaccino, quello antipneumococcico. Non è stato rilevato, in questo caso, nessun “beneficio” per l’Ictus.
I ricercatori sono entusiasti di questa “scoperta”, ma in conclusione non possono affermare che il vaccino antinfluenzale “faccia bene contro l’Ictus”. Si tratta però di una prima osservazione che potrà essere ampliata da altri studi.
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