Dalla lettera all’email, cambiano i tempi ma la truffa rimane sempre la stessa. La missiva di un fantomatico principe non deve far cadere nel tranello.
Si chiama “l’eredità del principe” una truffa che da anni miete vittime ma che, negli ultimi tempi, ha subito delle variazioni.
Cambiano i tempi ma le intenzioni malevole dei truffatori rimangono sempre le stesse. Si utilizzano, però, metodi differenti per ingannare le vittime. Se fino a qualche anno fa la lettera era tra gli strumenti più usati, oggi si preferiscono le email oppure i social. Il contenuto del raggiro, invece, è rimasto uguale. Il malcapitato viene informato di un’eredità di un lontano parente mai conosciuto oppure viene allettato con la proposta di una fetta di quell’eredità a condizione che aiuti il cosiddetto “principe” a sbloccare il pagamento. Per quanto possa sembrare la trama di un film, tante persone cadono nel raggiro speranzose che la propria vita possa cambiare.
La truffa è piuttosto banale. Tramite email (o lettera) si avvisa il destinatario della necessità di un aiuto per sbloccare un’enorme somma di denaro frutto di una eredità. Il presunto principe di un Paese lontano invita, così, la vittima a provare la fattibilità della transazione di denaro inviando una certa cifra sul conto del principe. In cambio dell’aiuto, naturalmente, si promette una fetta dell’ingente somma. Il malcapitato che seguirà le indicazioni del fantomatico principe perderà i soldi inviati o peggio, qualora avesse fornito dati sensibili al truffatore potrebbe trovarsi con il conto svuotato.
In più, una seconda variante della truffa si rivela ancora più pericolosa in quanto connessa con il riciclaggio di denaro sporco. Il truffatore chiederà di versare sul conto una grossa somma che poi sarà girata verso un altro conto ancora in cambio di una generosa ricompensa per l’aiuto fornito. Procedendo in tal senso si sarà complici di un reato grave punito con sanzioni fino a 25 mila euro e con la reclusione fino a 12 anni.
Raccontaci una truffa subita o se si ha il dubbio di vivere una situazione di raggiro o frode. Il team si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe
Spesso le vittime si sentono rassicurate dal fatto che nella lettera o email sia riportato il proprio nome o cognome. Tale dettaglio non deve far abbassare la guardia dato che i cyber criminali sanno come muoversi sul web e tra i vari database per recuperare questa e altre informazioni. Per loro è un gioco da ragazzi insinuarsi nella privacy delle persone e molto spesso siamo noi stessi a fornire loro i dati personali registrandoci su siti o condividendo informazioni sui social.
La presenza del nome e del cognome, dunque, non deve far credere a ciò che si legge. Inoltre bisogna sempre diffidare da email in cui ci sono link su cui cliccare o allegati da scaricare. Mai fornire telematicamente, poi, dati sensibili come credenziali e info bancarie. Ogni piccolo elemento potrebbe essere utilizzato dagli esperti cyber criminali per innescare un meccanismo alquanto pericoloso per l’utente e per i suoi soldi.
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