I rumors cominciano a diventare più insistenti: arriva la pubblicità su Netflix, molto probabilmente a inizio anno.
Alla fine anche le pay Tv, che avevano puntato sull’assenza di pubblicità per invogliare i clienti, si stanno adeguando. Oggi abbiamo la notizia, anche se non confermata, che presto potremmo vedere la pubblicità su Netflix.
Il motivo poi rispecchia un “classico”. La società ha bisogno di soldi, ed ecco che permette l’ingresso degli sponsor. Ultimamente sembra che molti abbiano abbandonato la piattaforma di streaming, o forse semplicemente c’è troppa concorrenza.
Fatto sta che la società californiana “strizza l’occhio” agli advertising per incrementare le entrate.
Al momento, per abbonarsi a Netflix abbiamo tre opzioni: il Pacchetto base a 7,99€ mensili; il Pacchetto Standard a 12,99€ al mese e il Pacchetto Premium a 17,99€ al mese. Le differenze tra queste tre tipologie di abbonamento risiedono nel numero di device associabili, al supporto o meno di Super Hd o 4K.
Ma probabilmente le cose cambieranno presto. Ecco cosa ci aspetta dal prossimo anno, e per qualcuno forse la novità scatterà prima.
La strategia pensata da Netflix, in fondo, non è niente di nuovo. La pubblicità muove molte risorse, ed è per quello che funziona da sempre. La scelta della società di streaming è sicuramente al vaglio di professionisti del comparto, che dovranno formulare le soluzioni più idonee.
Al momento, le prime indiscrezioni ci rivelano che il prezzo di un abbonamento con la pubblicità costerà di meno, ovviamente. Sui 7-9 dollari. Già dai primi di novembre il cambiamento potrebbe riguardare diversi Paesi ma non il nostro. Stati Uniti, Canada, Australia, Francia e Germania. La “necessità” di provvedere così in fretta sarebbe dettata dal tentare di opporsi alla grande concorrenza, in particolar modo di Disney+.
A dicembre o gennaio del 2023 potrebbe partire anche da noi questa piccola “rivoluzione”. In termini pratici, gli utenti dovranno “sorbirsi” la pubblicità all’inizio e alla fine del contenuto scelto. E guardare gli advertising anche ogni 4 ore, per alcuni minuti.
L’attesa è per la decisione finale dei nuovi prezzi di abbonamento, che ovviamente dovranno adeguarsi. Chi sceglierà l’opzione con la pubblicità dovrà essere agevolato e spendere di meno, anche del pacchetto base che ha già un costo molto accessibile.
Chissà se con la crisi energetica ed economica che avanza, più che altro, le persone avranno ancora voglia (o possibilità) di pagare quote mensili per qualsiasi servizio. In tempo di difficoltà, solitamente, i primi “tagli” riguardano il superfluo. La mossa di Netflix è certamente normale e comprensibile, ma forse è il momento (storico) sbagliato.
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