Quest’anno si è assistito a un aumento delle vendite dei pannelli solari e di installazioni di impianti fotovoltaici.
La scelta di utilizzare l’energia rinnovabile è sia per salvaguardare l’ambiente e il pianeta sia per risparmiare sulle bollette elettrica e del gas.
Ma anche grazie agli incentivi erogati dal governo. Tra questi rientra anche il Superbonus 110% da sfruttare sia sulle prime case sia sulle seconde. Ricordiamo, però, che gli interventi devono rientrare nell’installazione di impianti di accumulo.
Ad esempio, i pannelli solari devono sostituire l’impianto di climatizzazione invernale. Oppure, devono essere eseguiti i cosiddetti lavori trainanti, come il cappotto termico.
Il Superbonus è il maggiore incentivo erogato dal governo nell’ambito dei lavori di ristrutturazione. Per questo motivo attualmente, però, molte pratiche sono bloccate proprio per l’eccesso di domande presentate. Di conseguenza le banche non accettano più le cessioni del credito. Ma ci sono problemi anche per il reperimento dei materiali.
Può capitare che in questa situazione qualcuno riesca non solo ad accedere all’agevolazione ma anche a portare al termine il lavoro nella propria abitazione. Ma comunque a non potere utilizzare il “prodotto” finito, ovvero utilizzare i pannelli solari.
Ecco la storia. Marco Stella, residente in una frazione di Amelia in provincia di Terni (Umbria) ha raccontato come sia riuscito ad accedere al Superbonus 110% per installare i pannelli solari nella propria villetta. I lavori comprendevano l’installazione di un impianto fotovoltaico con pannelli solari. La richiesta da parte del signor Stella fu fatta a luglio 2021. I lavori effettuati e conclusi a marzo del 2022.
Al termine dei lavori, come si legge nel suo racconto, la ditta aveva garantito che i lavori erano conclusi e che l’impianto era funzionante. Mancava solo l’allacciamento alla rete da parte dei tecnici ENEL. «Bene, sono passati 6 mesi e dei tecnici Enel non c’è stata alcuna traccia» afferma il signor Stella.
In pratica, si trova in una situazione “strana”. Ha i pannelli solari allacciati che catturano l’energia solare ma questa è sprecata perché manca il collegamento con la rete elettrica. Quindi, la famiglia Stella voleva risparmiare e salvaguardare il pianeta. In realtà, si trovano a pagare o stesso le bollette.
A questo punto, il signor Stella ha chiesto delucidazioni alla ditta che ha eseguito il lavoro che però ha rimbalzato il “problema” all’ENEL. Di contro questa, tramite e-Distribuzione, spiega di aver eseguito le necessarie verifiche e di non avere responsabilità poiché non risultava nessuna pratica di allacciamento avviata per la connessione della rete elettrica all’impianto fotovoltaico.
Tra l’altro, i tecnici ENEL hanno contattato sia il cliente sia la ditta che ha effettuato i lavori spiegando loro quello che occorreva fare per presentare la richiesta e avviare l’allacciamento. A questo punto per l’ENEL la faccenda riguarda solo il cliente e la ditta incaricata dei lavori.
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