Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
Come vengono ripartiti gli onorari professionali dell’architetto in caso di rinuncia al Superbonus 110% da parte di alcuni condomini?
Un Lettore ci ha inviato il seguente quesito: “In caso di rinuncia al bonus, le spese professionali dell’architetto, le pagano tutti i condomini o solo quelli che hanno rinunciato? Grazie.”
Il Superbonus 110% consente di svolgere rilevanti interventi energetici ottenendo una detrazione fiscale del 110% che si calcola sui costi sostenuti dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo. Tuttavia la faccenda si può complicare quando i lavori devono essere effettuati in un condominio e alcuni dei condomini non sono d’accordo. Cosa succede in quel caso?
Il Superbonus 110% permette di avere o una detrazione pari al 110% deli costi sostenuti per gli interventi energetici effettuati oppure lo sconto in fattura con cui l’impresa che ha effettuato i lavori applica uno sconto che arriva sino al 100% del valore della fattura emessa e quindi di fatto il cittadino non paga alcunché.
L’impresa invece avrà un credito d’imposta pari al 110% dell’ammontare dello sconto applicato, da utilizzare in cinque quote annuali di uguale importo.
Le delibere assembleari relative all’approvazione dei contratti per gli interventi rientranti nel Superbonus possano essere approvate con la maggioranza ridotta, essendo sufficiente il voto a favore della maggioranza dei presenti in assemblea (direttamente oppure per delega) e che vi sia almeno 1/3 dei millesimi di proprietà.
I condòmini sfavorevoli non possono contestare i lavori se gli interventi energetici non incidono sulle loro proprietà e se sono stati approvati dalla necessaria maggioranza in assemblea, anche perché quei lavori, di fatto, andranno anche a loro beneficio.
Le spese vanno ripartite tra tutti i condòmini, compreso chi è contrario all’esecuzione dei lavori, in proporzione alla proprietà millesimale di ciascuno oppure in base a criteri diversi eventualmente stabiliti dal Condominio, in virtù del principio di proporzionalità della spesa.
Tuttavia chi ha rinunciato al Superbonus è tutelato dalla legge in quanto, in caso di non corretta fruizione del Superbonus, non rischia sanzioni né di natura amministrativa né tanto meno di natura penale.
Le spese vengono suddivise tra tutti i condomini, considerato il beneficio che anche i contrari hanno dai lavori di efficientamento energetico effettuati.
Tuttavia i condomini favorevoli hanno facoltà di accollarsi tutto per ovviare alla contrarietà dei condòmini sfavorevoli.
Il Lettore che ci ha scritto ci ha chiesto se in caso di rinuncia al Superbonus, le spese professionali dell’architetto vengono pagate da tutti i condomini.
Se un condomino è contrario al Superbonus 110%, gli interventi possono essere ugualmente effettuati se deliberati dall’assemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio.
Tutte le spese, dunque anche gli onorari professionali dell’architetto, sono suddivisi tra tutti i condomini, in quanto anche coloro che sono contrari hanno dei benefici dalle migliorie apportate, ma i favorevoli hanno facoltà di accollarsi tutti i costi da sostenere, proprio per porre rimedio alla contrarietà di alcuni condòmini nell’effettuare i lavori.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.
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