L’assunzione dei medicinali deve essere attuata come descritto nella confezione. Purtroppo, però, molti fanno degli errori.
Quando il nostro medico ci prescrive un farmaco ci dà anche le indicazioni di assunzione e la posologia. A volte però agiamo “di testa nostra” e non pensiamo alle conseguenze.
A chi non è mai capitato di dividere una compressa perché troppo grossa da deglutire? Qualcuno può addirittura aver avuto l’idea di sminuzzarla finemente. Altri, magari, hanno pensato di aprire la capsula e ingerire solamente il medicinale al suo interno.
Sono tutti errori da evitare, e il motivo è davvero molto semplice. Nella maggior parte dei casi, queste azioni vanificano la cura stessa. Anzi, possono anche comportare danni alla salute. Ecco perché.
Pillole tonde od oblunghe, capsule, compresse, sciroppi o polveri idrosolubili sono solo alcune delle forme che hanno le medicine. Possono sembrare casuali ma non è affatto così. Ogni principio attivo e la medicina che ne scaturisce vengono trattati e trasformati nel modo più giusto a renderlo efficace.
Pu capitare, però, che le compresse che ci ha prescritto il medico non siano di nostro “gradimento”, magari perché facciamo fatica a deglutirle. Può venire in mente di sbriciolarle o farne dei pezzetti più piccoli. Purtroppo questa è una pratica sbagliata. I medicinali vengono concepiti in modo che “passino avanti” alle altre funzioni, come quelle digestive, e vadano direttamente in circolo per attuare i loro benefici.
Alcune sostanze che permettono questo processo sono proprio contenute nelle capsule oppure nella superficie della compressa. Manipolare in modo improprio le medicine significa comprometterne l’efficacia. Per non parlare poi dell’eventuale contaminazione batterica.
Chi lavora nelle Case Farmaceutiche sa che purtroppo l’abitudine di sminuzzare le compresse non è così infrequente. Quindi formulano il principio attivo in modo che riesca ad arrivare comunque a destinazione. Se però attuiamo una compromissione importante, anche le cautele adottate all’azienda farmaceutica non saranno sufficienti.
I rischi sono molteplici. Non solo che il farmaco non funzioni. Magari perché qualche pezzettino “ci è sfuggito da qualche parte”. La cosa è già di per sé è grave, soprattutto se la malattia da curare è importante. In alcuni casi possono addirittura verificarsi problemi di salute. Possiamo innescare irritazioni alla lingua, alla bocca o all’esofago e persino allo stomaco.
Dunque, se sappiamo di avere difficoltà a deglutire un farmaco dobbiamo consultare il nostro medico curante. Saprà indicarci la valida e corretta alternativa. Se questa non esistesse, ovvero se il medicinale fosse disponibile solamente in un formato, possiamo sfruttare qualche trucchetto. Magari di quelli che usiamo coi bambini piccoli.
Ad esempio, possiamo introdurre la capsula/compressa in un pezzettino di mollica di pane e inghiottirla con un abbondante bicchiere di acqua. O ancora, “nasconderla” in un vasetto di yogurt o di gelato. L’importante è comprendere che l’abitudine di spezzettare le medicine è rischiosa e che esistono alternative sicuramente da valutare col medico.
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