L’accesso alla pensione anticipata con 20 anni di contributi è concesso solamente rispettando un’importante condizione. Scopriamo qual è.
L’importo dell’assegno pensionistico sarà determinante per l’approvazione della richiesta di pensionamento anticipato.
In Italia i lavoratori hanno diversi scivoli pensionistici tra cui scegliere la strada più congeniale per lasciare il mondo del lavoro. Arrivare a 67 anni può sembrare un traguardo troppo lontano da raggiungere. Chi sente la necessità di andare in pensione può decidere di staccare anticipatamente dall’onere occupazionale accettando, però, alcuni compromessi che vanno solitamente a toccare l’importo dell’assegno che si riceverà mensilmente. Inoltre ci sono requisiti da rispettare per poter richiedere una delle misure di pensionamento anticipato previste dall’ordinamento italiano. Oggi approfondiremo la pensione anticipata contributiva che consente di andare in pensione a 64 anni di età con 20 anni di contributi maturati ma solamente se si soddisfa una specifica condizione.
La pensione anticipata contributiva INPS è una misura strutturale. Può essere richiesta dai lavoratori che compiono 64 anni e intendono uscire prima dal mondo del lavoro. Tra i requisiti aver maturato almeno 20 anni di contributi senza averne cominciati a versare prima del 1° gennaio 1996. Parliamo, dunque, della condizione di contribuzione pura come vincolo per poter aver accesso alla citata misura. I requisiti citati sono facili da raggiungere per tanti lavoratori. La misura, però, ne prevede anche un altro che, in molti casi, può rivelarsi più difficile da soddisfare.
La normativa prevede che possono richiedere la pensione anticipata solamente i cittadini che maturano un importo dell’assegno pensionistico pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Si tratta, dunque, di una pensione non inferiore a 1.310 euro circa. Sembra una cifra raggiungibile ma considerando i 20 anni di contributi potrebbe non essere così facile da ottenere soprattutto a fronte di uno stipendio non elevato.
Venti anni di contributi sono pochi per maturare una pensione di 1.300 euro. Servono molti più anni per arrivare a tale cifra dato che il sistema di calcolo contributivo tiene conto unicamente dei contributi versati. L’aliquota contributiva attuale è pari al 33% della retribuzione. Significa che il montante contributivo (il totale dei contributi versati in tutta la carriera lavorativa) per ottenere un assegno di 1.300 euro dovrà risultare pari a 330 mila euro. Si dovrà applicare, poi, il coefficiente di trasformazione che a 64 anni è pari a 5,065%. Dal calcolo si stabilisce, così, che per raggiungere il suddetto montante e ricevere una pensione da 1.300 euro al mese sarà necessario aver ricevuto una retribuzione mensile superiore a 1.390 euro circa al mese per tutti i 240 mesi di attività lavorativa svolta.
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