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Economia

Stipendio: attenzione, in questi casi si rischia più di un pignoramento

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Quante volte si può sottoporre a pignoramento uno stipendio? La legge prevede un limite massimo per tutelare i risparmi del lavoratore?

Un lavoratore debitore può subire il pignoramento dello stipendio nella misura di un quinto alla volta, cioè del 20% dell’intera retribuzione mensile.

Foto Canva

Cosa succede, però, se ci sono più creditori per un unico debitore? Cosa accade allo stipendio? In questo caso, si può pignorare più di un quinto alla volta, fino ad arrivare al pignoramento dell’intera retribuzione?

Chiariamo, innanzitutto, che non si può sottrarre l’intero stipendio al lavoratore. Allo stesso tempo, non è vero che si può effettuare solo una trattenuta alla volta su di esso. Ci sono delle ipotesi, infatti, in cui il debitore può vedere sottratta anche la metà della busta paga. Tale regola è stabilita dal Codice di procedura civile, il quale sottolinea che “il pignoramento per il simultaneo concorso delle cause indicate precedentemente non può estendersi oltre alla metà dell’ammontare delle somme predette”.

Analizziamo, attentamente, l’intera disciplina normativa e scopriamo quante volte si può pignorare uno stipendio.

Per ulteriori informazioni, non perdere il seguente articolo: “Pignoramento stipendio o pensione: può avvenire più di una volta? La risposta lascia senza parole“.

Stipendio: ci sono dei vincoli al pignoramento?

Normalmente, lo stipendio può subire un pignoramento fino ad un massimo del quinto per ogni rata mensile. Questa regola, tuttavia, vale solo se il creditore è un privato come, per esempio, una banca, una finanziaria, il condominio, il padrone di casa.

Se, invece, il lavoratore ha un debito con il Fisco ed, in particolare, con l’Agenzia delle Entrate- Riscossione, a causa di cartelle esattoriali non pagate, il pignoramento dello stipendio segue dei principi differenti. Nello specifico:

  • se la busta paga non supera i 2.500 euro mensili, il pignoramento non può superare il decimo dello stipendio;
  • se il cedolino ha un importo maggiore di 2.500 euro al mese ma massimo di 5 mila euro, il pignoramento può essere superiore ad un settimo della retribuzione;
  • se la busta paga ha una cifra superiore a 5 mila euro, il pignoramento è massimo di un quinto.

Cosa succede se ci sono più creditori?

Cosa accade se lo stesso lavoratore ha più debiti, nei confronti di vari creditori? Se non possiede altri redditi oltre lo stipendio, ovviamente i creditori cercheranno di soddisfare le proprie pretese tramite il pignoramento dello stesso.

È, quindi, possibile pignorare più volte la stessa busta paga, da parte di soggetti diversi. Ma quali sono le regole che si applicano in queste situazioni? In che modo vengono saldati i debiti con i creditori successivi al primo? Per capire come funziona tale meccanismo, è prima necessario capire qual è il tipo di debito.

Debiti: le varie tipologie

I debiti si suddividono in 3 diverse categorie:

  1. debiti fiscali. Si tratta delle cifre che corrispondono ai tributi dello Stato, delle Province e dei Comuni;
  2. debiti alimentari. Consistono nelle quote da versare all’ex coniuge per il mantenimento o per l’assegno di divorzio, quelle da corrispondere ai figli che vivono con l’altro genitore, nel caso di separazione e quelle dovute a titolo di “alimenti” ai familiari stretti che si trovano in precarie condizioni economiche e non possiedono i mezzi per vivere;
  3. debiti dovuti a soggetti privati. Rientrano in questo gruppo, per esempio, i debiti con la banca o con le società di erogazione di energia elettrica, gas, telefono o acqua, i canoni di affitto, le quote condominiali, i prestiti da parte di amici, le condanne delle sentenze.

Concorso di creditori della stessa categoria: quale sorte per lo stipendio?

Quando vi è concorso di più creditori della stessa categoria (come la banca e la società del gas; il padrone di casa e il condominio), il pignoramento dello stipendio non può essere superiore di un quinto per volta. Si applica, quindi, tale principio: il primo creditore si soddisfa con precedenza rispetto a tutti gli altri.

In altre parole, se dovesse esserci un successivo pignoramento sullo stipendio già pignorato, il giudice accorda al secondo creditore il diritto al 20% della retribuzione del debitore, ma solo dopo che il primo è stato totalmente soddisfatto ed il suo credito estinto.

Potrebbe interessarti anche il seguente articolo: “No al pignoramento pensioni entro i 1000 euro: l’emendamento al DL Aiuti bis cambia tutto“.

Concorso di creditori di categorie differenti

Quando, invece, concorrono contemporaneamente creditori di due categorie di debiti differenti (per esempio, la banca e l’Agenzia delle Entrate) allora possono esserci vari pignoramenti del quinto dello stipendio, anche in contemporanea. Ad esempio, se ci sono due creditori, il debitore può perdere il 40% dello stipendio (ossia i due quinti). Non può, però, essere pignorato oltre il 50% della retribuzione mensile.

In conclusione, si applica la regola contenuta nel Codice di procedura civile, in base alla quale il simultaneo concorso di cause diverse di credito non può estendersi oltre alla metà della busta paga.

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