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Economia

Bonus Mobili fino al 2024, ecco come devono essere mobili ed elettrodomestici per ottenere la detrazione

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Il Bonus Mobili fino al 2024 ci consente di acquistare mobili e grandi elettrodomestici e ottenere una detrazione Irpef. 

Grazie alla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37), chi acquista mobili o grandi elettrodomestici negli anni 2022, 2023 e 2024 potrà usufruire della detrazione Irpef del 50%. Ma per quanto riguarda caratteristiche di mobili ed elettrodomestici deve rispettare alcuni paletti.

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Come sappiamo, per ottenere l’accesso al Bonus Mobili dobbiamo aver eseguito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio, su singole abitazioni o condomini.

Nella Guida al Bonus pubblicata dal sito dell’Agenzia delle Entrate è altresì specificato quanto segue. “La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente“.

Ricordiamo inoltre che i lavori eseguiti sull’appartamento, edificio o fabbricato devono essere di recupero edilizio. Ma che interventi come la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti o degli di infissi esterni non danno diritto al bonus.

Inoltre è obbligatorio dimostrare la data di inizio lavori. Una volta effettuate le procedure, possiamo comprare mobili e grandi elettrodomestici e chiedere la detrazione Irpef del 50%. Ecco i requisiti da rispettare.

Bonus Mobili fino al 2024, come funziona la detrazione

La detrazione Irpef, se spettante, verrà calcolata su una spesa massima di 10 mila Euro per l’anno in corso, ovvero il 2022. Per il 2023 e il 2024 il tetto è invece fissato a 5 mila Euro.

La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Infine, è possibile portare in detrazione anche la spesa sostenuta per il trasporto e il montaggio dei mobili ed elettrodomestici acquistati.

Ma come devono essere i mobili e gli elettrodomestici per ottenere la detrazione? Sempre dal sito dell’Agenzia delle Entrate, nonché consultando i cambiamenti sulle Classi energetiche apportate nel 2021 dalla UE, possiamo comprenderlo.

I mobili detraibili sono letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Sono invece escluse dalla detrazione porte, pavimentazioni (anche il parquet), tende e tendaggi e altri complementi d’arredo.

Come devono essere mobili ed elettrodomestici per ottenere la detrazione

Per quanto riguarda gli elettrodomestici, ricordiamo che nel 2021 sono state cambiate le classificazioni energetiche. Dunque dovremo attenerci alle nuove indicazioni per scegliere i dispositivi detraibili. Di seguito lo specchietto che illustra i criteri da controllare in etichetta.

Fonte: Commissione Europea

Per quanto riguarda invece le caratteristiche degli elettrodomestici per ottenere la detrazione, l’acquisto deve prevedere quanto segue.

  • Elettrodomestici nuovi, di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni
  • Classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie
  • La Classe F per i frigoriferi e i congelatori

Rientrano nei grandi elettrodomestici anche gli apparecchi per la cottura, le stufe elettriche, i forni a microonde, le piastre riscaldanti elettriche, gli apparecchi elettrici di riscaldamento, i radiatori elettrici, i ventilatori elettrici e gli apparecchi per il condizionamento.

Le forme di pagamento per ottenere la detrazione

Ricordiamo che per accedere allo sgravio Irpef del 50% dobbiamo effettuare il pagamento dei beni nei seguenti modi. Bonifico o carta di debito/credito. Non si possono invece usare contanti, assegni bancari o altre forme di pagamento.

La detrazione spetta anche in caso di acquisto con finanziamento, ma sempre se pagato con i suddetti mezzi. Infine, le medesime regole valgono anche per detrarre la spesa sostenuta per il trasporto e il montaggio.

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