Il messaggio n. 3418 dell’Inps spiega che in materia di pensioni e contributi giornalisti, sale l’ammontare di retribuzione oltre la quale il dipendente dell’informazione deve pagare il contributo aggiuntivo dell’1%, fissato da una legge del 1992.
I chiarimenti dell’istituto di previdenza non sono mai troppi in una materia complessa ed articolata come quella della previdenza.
Ebbene, alla luce dell’assorbimento della gestione sostitutiva Inpgi nel fondo pensione lavoratori dipendenti, la cui notizia risale ormai ad alcuni mesi fa, ecco le precisazioni Inps riguardo all’aumento del limite retributivo oltre il quale scatta il contributo supplementare per la categoria professionale dei giornalisti.
Ricordiamo infatti che dal primo luglio di quest’anno scatta l’aliquota IVS aggiuntiva dell’1% se la retribuzione mensile oltrepassa i 4.023 euro. Si tratta però qui della disciplina relativa ai giornalisti che hanno in essere un rapporto di lavoro subordinato. Vediamo allora qualche ulteriore dettaglio sul contributo aggiuntivo dell’1%, così come precisato da Inps.
Sgomberiamo il campo da ogni possibile dubbio: grazie ai contenuti del messaggio Inps n. 3418 del 2022, pubblicato nelle ultime ore, si chiarisce un importante dettaglio a seguito del passaggio della gestione sostitutiva Inpgi nel Fpld, ovvero il fondo pensioni lavoratori dipendenti. Quest’ultimo costituisce, nell’ambito Inps, la gestione mirata a versare i trattamenti pensionistici di invalidità, vecchiaia e superstiti (pensione) alla generalità dei lavoratori dipendenti del settore privato (ovviamente previo versamento dei contributi).
Ebbene, le novità stanno nei termini seguenti:
Detta novità, di cui l’Inps ha dato opportuna informazione e chiarimento con messaggio ad hoc, vale in relazione ai giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro dipendente di natura giornalistica nell’anno 2022.
L’aliquota aggiuntiva o contributo aggiuntivo è indicato in un articolo del dl n. 384/1992 convertito con legge n. 438/1992, recante misure urgenti in materia di previdenza, di sanità e di pubblico impiego ed anche disposizioni fiscali.
Utile ricordare che in base a quanto previsto dalla legge citata:
Ovviamente, come precisato dal recente messaggio Inps, ciò vale anche per la categoria dei giornalisti dipendenti, ora inglobati nel fondo pensioni lavoratori dipendenti.
Infatti se è vero che in ragione della sua autonomia regolamentare l’Inpgi ha disciplinato in modo differente la misura per i giornalisti, ora con l’assorbimento nel citato fondo, le cose stanno diversamente rispetto a qualche mese fa, ovvero a prima dello scorso luglio. Per l’Inpgi l’aliquota aggiuntiva scattava se lo stipendio va oltre il «minimo retributivo contrattuale» del redattore ordinario, vale a dire i 46.184 euro annui (3.849 euro al mese) – di riferimento sono i valori 2022.
Ora l’Inps è intervenuta appunto spiegando che, dal primo luglio 2022, con l’inglobamento della gestione sostitutiva Inpgi nell’Ago, sui rapporti di lavoro dipendente di ambito giornalistico il contributo dovrà essere pagato sulla retribuzione che supera i 4.023 euro lordi al mese, e non più sul limite di 3.849 euro lordi al mese – valevole per il periodo anteriore all’assorbimento nel Fpld. Insomma non vale più l’autonoma regolamentazione in materia, disposta a suo tempo dall’Inpgi.
In ogni caso, per tutti i dettagli sui chiarimenti offerti da Inps rinviamo comunque al messaggio n. 3418 del 19 settembre 2022.
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