La rivalutazione delle pensioni del 2% prevista a partire dal mese di ottobre interesserà anche gli assegni dei militari? Vediamo cosa accadrà.
Tanti pensionati militari si chiedono se l’aumento sulle pensioni previsto dal prossimo mese spetterà anche a loro.
Il Governo ha deciso di agire per aiutare la popolazione a combattere l’inflazione attivando specifiche misure. Il Decreto Aiuti Bis è nato proprio con questo intento e tra gli interventi inclusi c’è la rivalutazione anticipata della pensione. Solitamente gli assegni pensionistici vengono ritoccati all’inizio dell’anno nuovo quando si tiene conto del tasso di inflazione raggiunto nei dodici mesi precedenti. L’esecutivo ha deciso, però, di anticipare la perequazione considerando l’aumento eccessivo del costo della vita in questo 2022. Inutile ribadire nuovamente qual è la principale causa di questo peggioramento. È opportuno, invece, non smettere mai di ripetere che occorre un adeguamento delle retribuzioni – intese sia come stipendi che come pensioni – per consentire ai cittadini di superare il difficile momento economico. Un piccolo incremento si otterrà ad ottobre ma tra i pensionati beneficiari rientrano anche i militari?
Da ottobre a dicembre tanti pensionati potranno ottenere una piccola somma aggiuntiva sul cedolino della pensione grazie all’anticipazione della rivalutazione delle pensioni. Il tasso fissato al 2% con l’aggiunta dello 0,2% di conguaglio non comporterà rilevanti aumenti (si tratta di cifre comprese tra 10 e 50 euro in base al reddito) ma sarà un piccolo sostegno del Governo in attesa della perequazione completa di gennaio 2023 – che dovrà attestarsi minimo all’8%.
Beneficiari saranno i pensionati con reddito inferiore a 35 mila euro. Nessuna distinzione di categoria in base al lavoro svolto prima del pensionamento. Di conseguenza, anche i militari potranno ottenere l’importo aggiuntivo a condizione che si rispetti il limite reddituale indicato. Ma c’è un altro aspetto da considerare per capire quale cifra sarà aggiunta nel cedolino.
Ogni rivalutazione delle pensioni deve tener conto che la copertura del 100% è destinata solamente a chi riceve un assegno pensionistico inferiore a 4 volte il trattamento minimo. Essendo quest’ultimo pari a 524,35 euro, la perequazione totale verrà calcolata solamente per chi percepisce una pensione mensile non superiore a 2.097 euro circa. La percentuale scende al 90% per chi ha un assegno compreso tra 4 e 5 volte il trattamento minimo e al 75% per chi riceve un importo mensile superiore a 5 volte il trattamento minimo restando nei limiti dei 35 mila euro annui.
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