In Germania parte il Reddito di Cittadinanza, con importanti novità su importo e sanzioni. Quali sono le regole?
Dopo ben 17 anni di reddito minimo garantito, anche in Germania sarà attivo il Reddito di Cittadinanza.
Se in Italia si discute su una possibile modifica o cancellazione del Reddito di Cittadinanza, a causa degli scarsi risultati finora raggiunti, in Germania verrà introdotto, a partire dal 1° gennaio, e migliorato.
Per tutte le news relative alla misura in Italia, consulta i seguenti articoli: “Reddito di Cittadinanza, dall’abolizione all’aumento dell’importo: cosa sta accadendo?” e “Reddito di cittadinanza: nel 2023 sarà garantito? La preoccupazione dei beneficiari“.
Il Ministro del Lavoro tedesco ha dichiarato, infatti, che “i beneficiari verranno trattati con maggiore rispetto e dignità”. A tal fine, è previsto un aumento dell’importo spettante e regole meno rigide riguardo l’accettazione delle offerte di lavoro e le relative sanzioni.
In Germania, infatti, il RdC è considerato un valido strumento per aiutare i cittadini disoccupati che non riescono a trovare un impiego. A differenza del reddito minimo garantito, quindi, il Reddito di Cittadinanza avrà un importo più elevato, per garantire un “sostentamento con tutti i mezzi necessari”. Inoltre, il Governo tedesco si impegna a sostenere concretamente i beneficiari nella ricerca di un lavoro conforme alle loro qualità, senza obbligo di accettare qualsiasi tipo di impiego.
Il RdC tedesco (come quello italiano) è diretto a tutti coloro che si trovano in una difficile situazione economica e non percepiscono alcun aiuto dallo Stato. In particolare, è prevista una procedura semplificata per gli inabili al lavoro, gli under 15 e gli over 65; tuttavia, possono presentarne richiesta anche gli abili al lavoro per almeno 3 ore al giorno e per almeno 6 mesi. La misura, inoltre, è rivolta non solo ai cittadini tedeschi ma anche gli stranieri in possesso di un valido permesso di lavoro.
Se l’attuale reddito minimo garantito prevede l’erogazione di un beneficio di 449 euro al mese per persona, con il passaggio al Reddito di Cittadinanza, dal prossimo 1° gennaio, i beneficiari riceveranno 502 euro al mese.
Rispetto all’Italia, in Germania, inoltre, sono maggiori le quote che spettano agli altri familiari. Per esempio, per i coniugi è riconosciuto un assegno di 451 euro, mentre per i figli il beneficio varia dai 318 ai 420 euro, in base all’età. Secondo le prime stime, una coppia con due figli potrebbe arrivare a percepire anche una cifra compresa tra i 1.538 e i 1.732 euro.
La caratteristica principale del Reddito di Cittadinanza tedesco è esclusivamente quella di assicurare una vita dignitosa anche ai disoccupati e aiutarli a trovare un lavoro che li soddisfi. Per questo motivo, i percettori avranno tutto il tempo per formarsi e per cercare un impiego stabile, senza alcun tipo di vincolo temporale.
A tal fine, inoltre, saranno introdotte delle misure di politica attiva, come:
L’obiettivo del Governo tedesco è quello di eliminare il lavoro forzato e non duraturo (in Italia, invece, sono considerate idonee anche le offerte che durano 3 mesi).
Questo, però, non vuol dire che chi percepisce il RdC può rifiutare ogni tipo di offerta di lavoro, perché, in ogni caso, sarà obbligato ad accettare tutti i lavori ragionevoli e grava sull’interessato l’onere di dimostrare il motivo del rifiuto.
Le sanzioni nel caso in cui vi siano trasgressioni, però, non sono molto severe. Per esempio, il Governo tedesco ha stabilito che, nell’ipotesi in cui non si rispetti il piano concordato con il Centro per l’impiego, il Reddito di Cittadinanza potrà essere ridotto fino ad un massimo del 30% della cifra. La riduzione, però, non riguarderà i contributi relativi ad alloggio e riscaldamento. Per chi non si presenta al Centro per l’Impiego, invece, la sanzione è del 10%.
Per i beneficiari under 25, poi, le sanzioni sono ancora meno rigide. Lo scopo, infatti, è dare maggior supporto perché solo questo tipo di politica è ritenuta efficace per la lotta alla disoccupazione nel lungo periodo. Stesso discorso, infine, per i casi di recidiva; il percettore, dunque, avrà la facoltà di dimostrare la propria volontà a continuare a cercare lavoro e a rispettare la disciplina normativa.
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