L’indennità di frequenza è un trattamento soggetto a scadenza? In tal caso, in che modo va rinnovata? Tutte le informazioni da sapere.
L’indennità di frequenza è una misura erogata dall’INPS nei confronti di tutti i bambini e ragazzi che hanno problemi nello svolgimento di funzioni e compiti della loro età.
È un trattamento che ha una scadenza e, dunque, va rinnovato. Il motivo per il quale l’indennità di frequenza, a differenza di altre prestazioni che si rinnovano automaticamente, scade è ben chiaro. La misura in oggetto è un’indennità economica di natura assistenziale, che viene riconosciuta solo se si possiedono determinati requisiti reddituali. Se, dunque, questi ultimi variano, è necessario dimostrare di possedere ancora le carte in regola per l’accredito.
Ma procediamo con ordine e vediamo in cosa consiste tale istituto e come si rinnova.
Non perdere il seguente articolo: “INPS, un’indennità per i genitori da 500 euro: basta solo inviare una semplice domanda“.
L’indennità di frequenza viene riconosciuta dall’INPS ai seguenti soggetti:
In tutti i casi, la legge stabilisce una determinata soglia massima reddituale. Per avere diritto alla prestazione, infatti, bisogna possedere un reddito non maggiore da 5.010,20 euro annui.
Oltre a questi due requisiti, i genitori del beneficiario devono provare che il figlio frequenta:
Per il 2022, la cifra accreditata come indennità di frequenza è pari a 291,69 euro al mese, per 12 mensilità. Spetta non solo ai cittadini italiani, ma anche ai minori comunitari, regolarmente iscritti all’Anagrafe del Comune di residenza e ai minori extracomunitari residenti nel nostro Paese.
L’INPS versa la prestazione fino al compimento dei 18 anni; tuttavia, se le difficoltà perdurano, il minore diventato maggiorenne ha la facoltà di presentare domanda per l’Assegno di invalidità o per la pensione. A tal fine, dovrà essere sottoposto a visita medica dinanzi alla Commissione ASL, per il riconoscimento della percentuale di invalidità.
Per ulteriori informazioni sulle agevolazioni riservate ai disabili, leggi anche: “Ecco quali benefici economici gli invalidi civili possono ottenere, non tutti ne sono a conoscenza“.
L’obiettivo del contributo è quello di promuovere l’inserimento scolastico e sociale del minore disabile. Per tale ragione, è accordato solo se si dimostra la frequenza presso una scuola pubblica o privata oppure un centro ambulatoriale o di formazione.
Per verificare quanto dichiarato all’atto di presentazione della domanda, il genitore del beneficiario deve presentare, annualmente, un certificato di frequenza, in cui è indicata la data di inizio e quella della fine dell’attività svolta.
L’erogazione dell’indennità, quindi, avviene il mese successivo a quello dell’inoltro della domanda e, dopo, viene interrotta nel mese della conclusione delle attività. Poiché la maggior parte delle attività di scuole e centri si svolge da settembre fino a giungo/ luglio, la scadenza dell’indennità di frequenza cade, di solito, in questi due mesi estivi.
Infine, ad agosto o a settembre, prima dell’inizio della scuola o dell’iscrizione a centri riabilitativi o di formazione, si ripresenta la domanda per il riconoscimento dell’indennità di frequenza.
Per rinnovare la misura, prima che comincino le attività educative da svolgere, l’interessato deve presentare apposita domanda all’INPS. La richiesta si chiama “Ricostituzione per motivi documentali” e, in essa, bisogna specificare:
È possibile inoltrare la domanda tramite il sito web dell’INPS, accedendo con le credenziali istituzionali (SPID, CIE o CNS), cliccando sull’icona “Domande di prestazioni pensionistiche”. In alternativa si può richiedere l’assistenza di un Caf o un patronato.
Infine, bisogna verificare se si è tenuti alla presentazione del cd. Modello ICRIC, che serve a specificare eventuali ricoveri del disabile titolare di indennità di frequenza.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
Anche i disoccupati che svolgono lavori occasionali hanno diritto all'indennità NASpI, ma devono rispettare precisi…
Ci sono tantissimi benefici per le persone più anziane, che spesso necessitano di maggiori tutele.…
Per non ricevere penalizzazioni sull'assegno pensionistico è fondamentale scegliere accuratamente la tipologia di trattamento. Nel…
Chi affitta in nero un immobile rischia sanzioni molto severe in caso di controlli fiscali.…
L'Agenzia delle Entrate ha avviato una nuova campagna di controlli grazie a un nuovo algoritmo.…