Le detrazioni in busta paga per i figli maggiorenni spettano ancora dopo l’introduzione dell’Assegno Unico Universale? Se sì, come ottenerle?
La normativa relativa alle detrazioni per i figli maggiorenni è cambiata da quando l’Assegno Unico è attivo. Scopriamo in che modo.
A partire dal mese di marzo 2022 le famiglie italiane ricevono l’Assegno Unico Universale dopo averne fatto richiesta tra gennaio e febbraio o successivamente. La misura ha sostituito numerosi Bonus dedicati ai nuclei familiari tra cui gli assegni familiari e ha comportato la “sparizione” delle detrazioni fiscali per figli a carico in busta paga. Ora c’è l’Assegno a coprire il pacchetto di aiuti con somme comprese tra 50 e 175 euro, importi destinati ad aumentare nel 2023 a causa dell’aumento del costo della vita. La prestazione, però, si rivolge unicamente ai nuclei in cui tra i componenti ci sono figli minori oppure maggiorenni fino a 21 che studiano o svolgono un tirocinio o un corso di formazione. E se nella famiglia ci sono figli a carico studenti di età superiore ai 21 anni? Ebbene rientrano in gioco le detrazioni fiscali in busta paga.
Fino ai 21 anni, il figlio a carico permette l’erogazione dell’Assegno Unico Universale a condizione che rispetti i requisiti di studio e formazione previsti dalla normativa. La somma spettante potrà essere erogata al neo maggiorenne stesso secondo la modalità scelta al momento dell’aggiornamento relativo al raggiungimento della maggiore età dei figlio. Niente detrazioni in busta paga, dunque, che riprenderanno solamente una volta superati i 21 anni.
Per rimanere a carico dei genitori, però, il figlio minore di 24 anni dovrà avere un reddito inferiore a 4 mila euro oppure a 2.840,51 euro se di età superiore a 24 anni. Ricordiamo che i dipendenti pubblici genitori di figli a carico che hanno compiuto 21 anni dopo il 31 marzo 2022 sono obbligati a presentare una nuova domanda per poter riavere le detrazioni in busta paga.
I cittadini che non presentano nuova domanda in cui si attesta la presenza nel nucleo di un figlio a carico di età superiore ai 21 anni che soddisfa i requisiti non riceveranno le detrazioni in busta paga fino a che non adempieranno all’obbligo. Se la richiesta è stata inoltrata ma si continua a non riscontrare le detrazioni potrebbe essersi verificato un mancato aggiornamento delle informazioni da parte dell’INPS.
Per verificare che i dati siano stati correttamente inseriti basterà che il lavoratore dipendente pubblico utilizzi il sistema NoiPa per accedere alla sezione “Gestione detrazioni familiari a carico” e controllare, così, la situazione.
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