In Emilia Romagna riscaldamento con determinati tipi di stufe è vietato. Ma per fortuna la Regione offre un’opportunità.
Il tema del riscaldamento domestico è in cima alla lista di quelli più urgenti da risolvere. La Regione Emilia Romagna ha deciso di andare incontro ai cittadini.
Sappiamo che al momento il prezzo del Gas è alle stelle, e che purtroppo non scenderà più ai livelli dell’anno scorso. Le persone stanno cercando un modo per trascorrere un inverno al caldo. Mentre il nuovo Governo decide cosa succederà con l’approvvigionamento di gas, con i prezzi della Luce, con le sanzioni alla Russia e con le direttive dell’UE.
In questo contesto molto complesso, alcune Regioni agiscono autonomamente. Abbiamo già ricordato in altri articoli, ad esempio, che l’Emilia Romagna ha regole molto severe per quanto riguarda riscaldamento a legna e/o pellet.
Non è l’unica Regione ma fa compagnia a Toscana, Lombardia, Veneto e Piemonte. Il motivo per cui alcuni tipi di stufe sono vietate è che causano inquinamento. Perché obsolete e non più a norma. Norma che, ricordiamo, classifica le stufe con delle stelle, esattamente come le auto che vengono inserite in Euro 1, 2, 3 eccetera fino all’Euro 6.
Purtroppo d’ora in avanti le stufe con meno di 4 stelle non potranno più essere usate. Tralasciamo le considerazioni che potrebbero scaturire pensando all’evolvere degli ultimi eventi. Adesso dobbiamo adeguarci in tutte le maniere, e riscaldarci con impianti “green”. Chi possiede una stufa inferiore a 4 stelle, però, può contare su alcuni incentivi. Per il momento, in una Regione.
Per ovviare alle necessità dei cittadini, che devono riscaldarsi ma anche non inquinare, la Regione ha stanziato dei fondi. Che permetteranno di coprire le spese per l’acquisto di stufe nuove, a 4 o 5 stelle. In alcuni casi, anche fino al 100%. Vediamo nel dettaglio cosa è stato promosso in Emilia Romagna.
La Regione ha stanziato fondi per quest’anno, ma anche per il 2023. Per il 2022 circa 3 milioni di Euro, mentre per l’anno prossimo parliamo di 5 milioni di Euro. Si tratta di un vero e proprio Bonus in denaro che va richiesto telematicamente ed è rivolto a tutti coloro che desiderano cambiare una stufa vecchia con un modello meno inquinante.
Nello specifico, i residenti della Regione Emilia Romagna di pianura che hanno “impianti di calore alimentati a biomassa legnosa. Camini aperti, stufe a legna o pellet, caldaie a legna o pellet, di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione fino a 4 stelle“. Potranno sostituirli con i nuovi impianti a 5 stelle o con pompe di calore.
L’incentivo, purtroppo, non verrà concesso a chi desidera acquistare ex novo una stufa di classificazione energetica a norma. Ma almeno chi possiede un modello vetusto potrà adeguarsi alle nuove disposizioni, senza spendere una fortuna. Naturalmente, chi prima inoltra la domanda ha più possibilità di ottenere il bonus, perché saranno accettate le pratiche fino ad esaurimento dei fondi.
Fare la spesa sarà più conveniente con il trucchetto che vi sveliamo, utile per accedere…
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