Introdotti nel 1925 in buoni fruttiferi postali di Poste Italiane hanno l’obiettivo di finanziare le grandi infrastrutture del Paese.
Quando il mercato finanziario inizia un po’ a vacillare i risparmiatori si rivolgono verso altri strumenti finanziari più sicuri.
Ed è proprio su questo che si basano i buoni postali: sicurezza dell’investimento perché garantito dallo Stato; mancanza di costi di emissione, rimborso e gestione; restituzione di tutto il capitale e degli interessi maturati. Certamente negli ultimi 100 anni hanno subito dei cambiamenti ma la garanzia è rimasta immutata.
Nel 2022 i buoni fruttiferi postali (BFP) hanno aumentato le sottoscrizioni anche grazie all’aumento dei tassi di interesse che Cassa deposito e risparmio ha effettuato a luglio. In questo modo il rendimento è quadruplicato cercando di contrastare l’inflazione.
Si specifica, però, che l’aumento vale sono per chi sottoscrive nuovi buoni, mentre quelli con la data prima di luglio 2022 rimangono con lo stesso rendimento sottoscritto in precedenza.
Comunque sia si confermano uno strumento di investimento conveniente perché sono garantiti dallo Stato. Emessi dalla Cassa depositi e prestiti, che poi li mette in circolazione presso Poste italiane, non hanno costi di commissione, collocamento, rimborso e hanno una tassa agevolata pari al 12,50%.
Tra l’altro non sono soggetti alle variazioni del mercato per questo affidabili e anche se hanno rendimenti non molto alti sono di facile gestione soprattutto per i risparmiatori meno esperti.
I buoni fruttiferi postali si possono sottoscrivere presso un qualsiasi ufficio postale ubicato nel territorio nazionale. Sono ancora in forma cartacea anche se recentemente esiste la possibilità di sottoscrivere la forma dematerializzata. In questo caso è necessario avere o un Libretto di risparmio oppure un conto corrente postale.
Un altro modo per sottoscrivere (ma anche per ottenere il rimborso) è utilizzare il sito delle Poste o utilizzare l’app BancoPosta.
A oggi esistono 8 tipologie di buoni fruttiferi postali con differenti rendimenti per accontentare tutti i risparmiatori. Tutti i buoni possono essere rimborsati alla scadenza oppure in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione.
Il primo ha un rendimento annuo lordo a scadenza più basso: dell’1%. Si tratta del Buono 3 anni Plus adatto per chi vuole investire per un periodo piuttosto breve. Nonostante si possa rimborsare in qualsiasi momento, è solo dopo 3 anni che si hanno gli interessi maturati.
Presenta un rendimento pari all’1% anche il Buono 4 anni risparmiosemplice che può essere sottoscritto solo se si attiva un Piano di risparmio risparmiosemplice. La durata è di 4 anni con la possibilità di rimborsarlo in qualsiasi momento.
Anche il Buono 3×2 ha un rendimento basso: dell’1,75%. È adatto per chi vuole investire fino a 6 anni e si può rimborsare anche dopo 3 anni con gli interessi maturati.
Ha una scadenza a 20 anni il Buono ordinario con tassi di rendimento fissi e crescenti nel tempo. Il rimborso potrà avvenire in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione. Il rendimento annuo lordo a scadenza è del 2%.
Ha lo stesso rendimento (2%) il Buono 3X4, ma l’investimento dura 12 anni con rendimenti fissi crescenti. Può essere rimborsato in qualsiasi momento ma dopo 3, 6, e 9 anni anche con gli interessi.
Invece, Buono 4×4 ha un rendimento annuo lordo a scadenza del 3%. Adatto a chi vuole investire fino a 16 anni ma può essere rimborsata anche dopo 4,8 e 12 anni con gli interessi maturati.
A differenza degli altri buoni il Buono Rinnova si può sottoscrivere dopo il rimborso di un buono postale scaduto per un periodo di 6 anni. Il suo rendimento è del 2,25%. Gli interessi maturano dopo tre anni ma può essere rimborsato in qualsiasi momento.
Infine, il buono con il rendimento maggiore pari a 3,5% è quello dedicato ai minori. Sottoscrivibile da un genitore o altro parente per donare un piccolo tesoretto al raggiungimento dei 18 anni. Insomma, questo buono fruttifero postale offre un alto tasso di interesse ed è ottimo come regalo di Natale.
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