Il Bonus badanti è un’agevolazione attiva solamente in alcune regioni italiane come Lombardia, Lazio e Liguria. Scopriamo come funziona.
Vediamo quali sono i requisiti necessari per accedere il Bonus badanti, qual è l’importo e quali sono le modalità di erogazione del contributo.
Una doppia crisi economica imperversa in Italia da più di due anni. Le cause sono ricollegabili alla pandemia iniziata nel 2020 con diffusione del Covid 19 e conseguenti restrizioni e alla guerra scoppiata in Ucraina lo scorso 24 febbraio. I disagi per i cittadini sono numerosi e tante famiglie non hanno entrate sufficienti per sostenere tutte le spese mensili. Eppure alcune uscite non si possono evitare come l’affitto, la rata del mutuo, le tasse, le bollette. Chi ha familiari che necessitano di assistenza, poi, è costretto ad assumere un badante che si prenda curi della persona bisognosa quando si è a lavoro oppure costantemente se non convivente. Si tratta di una spesa onerosa che in alcune regioni può essere ammortizzata grazie ai Bonus erogati dalle amministrazioni comunali.
Il Bonus erogato dalla Regione Lombardia per il biennio 2022/2023 prevede il rimborso fino al 60% delle spese effettuate per pagare lo stipendio di un badante regolarmente assunto. A inoltrare richiesta di accesso all’agevolazione (esclusivamente per via telematica) possono essere sia gli assistiti stessi che i familiari che pagano la retribuzione, anche se non sono conviventi.
I requisiti da soddisfare sono la residenza nella regione da almeno 5 anni, l’ISEE inferiore a 35 mila euro e la sottoscrizione di un regolare contratto di assunzione alla data di presentazione della domanda. Per quanto riguarda l’ISEE, la Regione richiede quello della persona assistita se invia domanda personalmente oppure del familiare che procedere con i pagamenti.
La percentuale di rimborso del 60% verrà presa in considerazione con ISEE fino a 25 mila euro con tetto massimo di spesa di 2.400 euro. La percentuale scende gradualmente con ISEE compreso tra 25 mila e 50 mila euro e il tetto massimo diminuisce a 2 mila euro.
Il Bonus della Regione Lazio prevede l’erogazione di 300 euro una tantum a chi ha un regolare contratto di assunzione come badante per 25 ore al mese e di 600 euro se le ore sono più di 25 al mese. In caso di sospensione di lavoro o licenziamento si potrà richiedere la misura a condizione che non si percepiscano indennità previdenziali e pensioni e che non si siano già ricevuti aiuti simili da parte della Regione o a livello nazionale.
La Regione Liguria eroga il Bonus badanti per l’assunzione di assistenti domiciliari. Il valore del contributo è di 500 euro mensili per dodici mesi se non si ha accesso al Fondo Regionale per la non autosufficienza. In caso di accesso l’importo scenderà a 150 euro. Tra gli altri requisiti il non inserimento presso una struttura residenziale, l’invalidità certificata del 100%, l’ISEE inferiore a 35 mila euro, la presenza di un regolare contratto di lavoro del badante e non beneficiare di indennità previdenziali regionali per la non autosufficienza.
Concludiamo ricordando che la domanda dovrà essere inevitabilmente inviata tramite procedura telematica accedendo al portale della regione di residenza.
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